“La forma delle cose” in mostra a Sassari
L’associazione ArteCircuito dedica una mostra alle opere di tre pittori contemporanei: Giovanni Manunta Pastorello, Silvia Idili e Roberto Chessa
Che la Sardegna sia terra di cultura e arte è cosa nota. Ma non molti sanno che l’Isola oggi è un laboratorio di idee e un serbatoio di artisti più o meno giovani che ce la stanno mettendo tutta per emergere e lasciare il segno al pari dei grandi predecessori del Novecento. L’associazione ArteCircuito di Sassari e il suo presidente, Luigi Angius, ormai da qualche anno a questa parte, si sono spesi per creare le condizioni affinché i migliori talenti sardi possano essere conosciuti e apprezzati dal più vasto pubblico possibile. Ed ecco allora le tante mostre organizzate nello spazio di via Enrico Costa nel cuore di Sassari che hanno sempre riscosso un’ottima risposta.
Una scelta non casuale quella di posizionare la sede proprio lì, nel tentativo di intercettare anche quei curiosi che si muovono per le vie centrali dello shopping e raccontare loro quella parte di Sardegna che produce bellezza attraverso l’arte. “La forma delle cose” è il titolo del progetto che l’associazione proporrà fino al 14 di aprile. Un’iniziativa curata da Camilla Mattola e che vedrà protagonisti tre pittori: Giovanni Manunta Pastorello (Sassari 1967), Silvia Idili (Cagliari 1982) e Roberto Chessa (Nuoro 1978). L’evento presenta una selezione di dipinti realizzati da tre artisti sardi accomunati dalla predilezione per la pittura come linguaggio espressivo e da un rapporto di stima reciproca.
I tre artisti che rappresentano tre generazioni diverse sembrano però seguire un filo comune nella materializzazione delle opere, come se l’uno potesse andare a completare l’altro in un dialogo costante tra i dipinti in mostra, come se degli amici di lunga data si ritrovassero allo stesso tavolo per condividere in piena sintonia esperienze e racconti seppur diversi. Differenti come i percorsi che li hanno portati in un più di un’occasione a lasciare la Sardegna per poi, però, farvi rientro stabilmente. Mentre Pastorello e Chessa vivono e lavorano a Sassari, Silvia Idili si è stabilizzata a Milano. Messe insieme, queste tre esperienze rivelano come nell’arte contemporanea la pittura appaia ancora come un mezzo per indagare la vera forma delle cose. Una forma che non è data soltanto da ciò che vedono i nostri occhi ma anche dai contenuti culturali, sottintesi intimi, risvolti psicologici che hanno, almeno nella dimensione della pittura, una consistenza materiale.
Muovendosi tra astrazione e figurazione, tra simbolismi e suggestioni, i tre artisti indagano in modi diversi una realtà intesa in chiave unitaria, dove il risultato della percezione sensoriale è inseparabile dai suoi sottintesi immateriali. La mostra è visitabile dalle 18.30 alle 20.30 nello spazio espositivo dell’Associazione ArteCircuito di via Enrico Costa 5 a Sassari.
Davide Mosca