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La Miura Roadster esposta al MUDETEC

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04/11/2022

Fino al 30 novembre l’unico esemplare  della Miura Roadster sarà esposto al Museo della Tecnologia di Sant’Agata Bolognese

Il tempo passa senza sosta, proprio come le auto che sfrecciano a tutta velocità lungo la strada. Per questo Lamborghini ha rinnovato il suo percorso espositivo a Sant’Agata Bolognese trasformandolo nel Museo delle Tecnologie MUDETEC, un museo interattivo che ripercorre ben 50 anni di storia e innovazioni della Casa del Toro e la sua lunga strada verso il futuro della compagnia, aperto tutti i giorni dalle 9:30 fino alle 18.

Ma per conoscere il futuro bisogna sempre tenere a mente il passato e tra le vetture iconiche raccolte nella collezione museale – tra cui spiccano la celebre Countach e il concept ibrido Asterion – sarà disponibile per gli appassionati una vera e propria chicca: fino al 30 di novembre sarà possibile infatti ammirare anche ovvero il solo modello esistente della Miura Roadster, primo prototipo di una Lamborghini convertibile. La vettura venne presentata al Salone dell’automobile di Brussels del 1968 presso lo stand della Carrozzeria Bertone in una prima colorazione in Lamè Sky Blue e interni di pelle bianca con moquette rosa. Rispetto alla sorella maggiore, la versione Roadster presenta notevoli differenze di design, come il motore a vista sul cofano posteriore e la posizione dei pulsanti all’interno dell’abitacolo. Si differenzia anche per la mancanza di vetri laterali e di un sistema di chiusa per il tetto. L’auto venne poi venduta alla International Lead and Zinc Research Association (ILZRO), che la modificò cambiandone il colore e rinominandola ZN 75. La Roadster venne infine restaurata nella sua estetica originale a cavallo tra il 2007-2008 e presentata al Concorso di Eleganza di Pebble Beach dello stesso anno, ottenendo il secondo posto nella categoria dedicata alle Lamborghini.

Finalmente tutti gli appassionati potranno dare uno sguardo a questo pezzo di storia Lamborghini proprio come se la ritrovassero nel 1968, un’epoca di innovazioni che oggi ci sembra lontana e che contribuito a plasmare il mondo automobilistico per come lo conosciamo.

Francesco di Nuzzo

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