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La NASA lancia il suo portale verso la Luna

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08/07/2022

La missione Capstone di Rocket Lab è il primo passo verso la costruzione della stazione orbitale Lunar Gateway

Lo scorso 28 giugno è stata una giornata storica per l’esplorazione spaziale. La compagnia statunitense Rocket Lab ha infatti lanciato in orbita CAPSTONE, ovvero quello che può essere considerato a tutti gli effetti come il primo tassello della stazione orbitale Lunar Gateway, il “pit stop lunare” che farà da punto d’appoggio tra la Terra e la prossima missione su Marte e parte del progetto Artemis sviluppato dalla NASA in collaborazione con SpaceX e con i maggiori enti spaziali del mondo.

CAPSTONE – acronimo di Cislunar Autonomous Positioning System Technology Operations and Navigation Experiment – è il primo veicolo spaziale a testare attorno alla Luna la Near Rectilinear Halo Orbit (NRHO) e ha come obiettivo proprio quello di verificare la stabilità orbitale intorno al nostro satellite, la stessa su cui si dovrebbe appoggiare anche la stazione spaziale lunare. La stessa Lunar Gateway riveste un ruolo di primaria importanza nel futuro dell’esplorazione spaziale. La piccola stazione avrà a disposizione un equipaggio di 4 persone per 7 moduli previsti, con un volumo abitabile di circa 125 m³. All’interno saranno presenti anche un laboratorio scientifico e un’area di stoccaggio per rover e altri veicoli spaziali. CAPSTONE si avvale anche del Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA, un supporto alla navigazione orbitale che consente alla navetta di misurare la sua posizione assoluta senza il supporto delle stazioni sulla Terra. Il Lunar Gateway è anche il punto previsto per il futuro Deep Space Transport, un velivolo interplanetario di supporto alle missioni sul pianeta rosso.

Progetto Artemis
Il progetto Artemis, di cui il Lunar Gateway è parte integrante, è la nuova frontiera dell’esplorazione spaziale. Prevista per il 2024, ha l’obiettivo di far sbarcare nella regione del polo sud lunare “la prima donna e il prossimo uomo” e sviluppare una vera e propria presenza umana autosufficiente sulla Luna, stabilendo un’economia lunare e gettare basi per le società private.

Francesco di Nuzzo

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