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La Sardegna punta al primo computer quantistico in Italia

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03/10/2022

Giacomo Cao: «Il CRS4 si occuperà di tematiche su cui ha sviluppato profonde conoscenze»

Parola di CRS4 – Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna, che spiega come imprese, centri di ricerca e università siano attente a proporre un modello di sviluppo integrato per affrontare nuove sfide tecnologiche.
È Giacomo Cao, amministratore unico del CRS4, a indicare quale obiettivo il possibile ingresso nell’Isola del primo computer quantistico in Italia e a sottolineare la particolare soddisfazione per il coinvolgimento del CRS4 nel Centro nazionale di SuperCalcolo che investe sull’attuale società digitale e sulle città intelligenti: «Il CRS4 si occuperà di tematiche sulle quali ha sviluppato profonde conoscenze e competenze».
E così come nel 1995 il CRS4 sviluppò il primo motore di ricerca italiano chiamato Search in Italy, ecco che si augura di poter accogliere presto, in anteprima assoluta nazionale, il primo computer quantistico.

La neonata Fondazione denominata Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing vede tra i fondatori il Centro di Ricerca e Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna. Guidato dall’INFN, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il centro conta 51 membri fondatori distribuiti su tutto il territorio nazionale, provenienti dai settori pubblico e privato, dal mondo della ricerca scientifica e dell’industria. Conta anche su di un finanziamento di quasi 320 milioni di euro, per realizzare il più grande sistema italiano dedicato al calcolo ad alte prestazioni, alla gestione dei big data e al calcolo quantistico, un’infrastruttura trasversale a supporto dei principali settori oggi strategici per il Paese con Hub al Tecnopolo di Bologna.

Il finanziamento è su fondi Next Generation EU nell’ambito della Missione Istruzione e Ricerca del PNRR coordinata dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR). Nella sede operativa di Bologna, la cittadella dell’innovazione della Regione Emilia-Romagna, anche grazie a investimenti del Governo italiano e della Comunità Europea, già è ospitato il Data Center del Centro Meteo Europeo (ECMWF) e a breve si accoglierà il supercalcolatore Leonardo gestito da CINECA, il Centro di Calcolo dell’INFN. Qui si metteranno in rete e a sistema specifiche conoscenze, competenze e risorse di realtà che operano in tutta Italia in molteplici ambiti.
Le attività che coinvolgeranno il CRS4 riguarderanno l’identificazione e lo studio dei principali elementi costitutivi delle piattaforme informatiche di interesse per la società digitale e le città intelligenti; l’applicazione del calcolo ad alte prestazioni e l’intelligenza artificiale per supportare la salute e il benessere dei cittadini, la definizione e la realizzazione di modelli e tecniche per le reti intelligenti a supporto dei servizi digitali per le smart city. In un contesto di società dei dati che vede, negli anni più recenti, la sempre maggiore digitalizzazione di pressoché ogni attività umana, produrre e mettere a disposizione un’immensa quantità di dati e di informazioni, genererà già nei prossimi anni moli di dati senza precedenti. Tale tendenza, che in un futuro prossimo andrà sempre più incrementandosi, renderà le operazioni di archiviazione, ordine, condivisione, interpretazione e processo dei dati la grande sfida per il Paese. I cosiddetti big data, insomma innescano il circolo virtuoso di competitività della Nazione sia nella ricerca scientifica che nel sistema produttivo, così da essere in grado di affrontare questioni chiave per la nostra società e il nostro Pianeta. E si parla di salvaguardia dell’ambiente, di tutela della salute personale e pubblica, di realizzazione di aree urbane intuitive dove si incrementa la sicurezza e lo sviluppo sostenibile.

«Nuovi strumenti si rendono necessari per il raggiungimento di importanti traguardi scientifici e tecnologici per la Regione Sardegna, – sostiene Giacomo Cao – oggi i settori trainanti della ricerca sono: energia e ambiente, bioscienze, informatica visuale e ad alta intensità di dati e le infrastrutture computazionali. Recentemente ha visto la luce il nuovo settore ‘Tecnologie digitali per l’aerospazio’, che potrà dare il suo apporto, per esempio, alle prossime iniziative di esplorazione lunare e marziana, e sarà in grado di applicare le tecnologie che ne derivano nei settori quali mobilità, agri-food, beni culturali e per la sicurezza del territorio».
La gestione dei big data è quindi una priorità, per la quale sono necessarie ingenti risorse di calcolo, lo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative, come i computer quantistici, e di algoritmi e modelli matematici e statistici sempre più avanzati. In questo contesto, il supercalcolo, le simulazioni numeriche, l’intelligenza artificiale, il machine learning, le tecnologie di frontiera sono strumenti essenziali per incentivare sviluppi e scoperte sia del mondo industriale sia del mondo della ricerca scientifica, e quindi per la crescita economica e culturale della nostra società.

Anna Maria Turra

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