La storia di Olivetti in mostra al Palazzo Arese Borromeo
Il marchio è descritto da 500 oggetti realizzati nell’arco di novant’anni di storia: un’esposizione a Cesano Maderno allestita fino al 2 giugno 2024
Novant’anni di storia della Olivetti in una mostra imperdibile. Il volume “Olivetti. Storie da una collezione”, pubblicato a gennaio da Ronzani Editore, con il patrocinio dell’Associazione Archivio Storico Olivetti e di Tipoteca Italiana, prende vita in un’esposizione che raccoglie oggetti di comunicazione, grafica e pubblicità legate alla storica azienda italiana. Un percorso che sarà accessibile in occasione della Milano Design Week e poi proseguirà oltre. Dal 13 aprile al 2 giugno 2024 il Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno offre al pubblico l’opportunità di ammirare alcuni materiali descritti nel volume della collana Arti e design diretta da Fiorella Bulegato, curato da Sergio Polano, storico dell’architettura recentemente scomparso, e dal libraio e collezionista Alessandro Santero, con la direzione artistica di Giorgio Cedolin.
Ci sono quindi tutti i presupposti per visitare la mostra. Intorno agli spazi di Palazzo Arese Borromeo si possono scoprire dei cimeli importanti che riflettono lo stile Olivetti: il libro 25 anni di Olivetti del 1933 firmato da Bruno Munari, considerato il primo esempio italiano di grafica aziendale all’avanguardia; le foto scattate da Mulas, Ballo, Zanuso, Roiter per il volume Olivetti 1908 – 1958; le agende con progetto grafico di Enzo Mari e disegni di Jean-Michel Folon; il catalogo Arte Cinetica. Arte programmata in cui Umberto Eco, nel 1962, teorizzava l’arte cinetica come ‘opera aperta’; e il libro Uffici. From the traditional office to the openplan office del 1974 a cura di Ettore Sottsass.
Riccardo Lo Re