Dal 20 aprile al 21 luglio 2024 il Mastio della Cittadella di Torino accoglie cento opere dedicate al mondo del circo e di Montmartre
Il Mastio della Cittadella di Torino ospiterà all’interno dei suoi spazi l’esposizione “Henri de Toulouse Lautrec – Il mondo del circo e di Montmartre”.
La mostra visitabile dal 20 aprile fino al 21 luglio porta in vita l’atmosfera caratteristica della Belle Epoque francese attraverso le opere del pittore della Ville Lumière di fine Ottocento.
L’esposizione, curata da Joan Abelló, raccoglie oltre 100 opere di diversi artisti, tra manifesti, illustrazioni e litografie, divise all’interno di cinque sezioni che esplorano i luoghi chiave della vita bohémien.
Le opere sono a loro volta accompagnate da una serie di esperienze multimediali con lo scopo di favorire l’avvicinamento tra i visitatori e il contesto storico in cui visse Lautrec. Il percorso inizia con una suggestiva sezione multimediale articolata in una sala video, con proiezioni di immagini d’epoca con un focus sulla vita del giovane artista francese, nonché una delle figure più rappresentative dell’epoca bohémien.
La mostra presenta all’interno della prima sezione dedicata a “I Manifesti e le Illustrazioni” una panoramica dell’attività di Lautrec nel campo della grafica pubblicitaria, in cui si distinse a tal punto da influenzarne gli sviluppi successivi.
Spiccano, tra gli otto manifesti datati 1892-1895, quelli realizzati per gli spettacoli di Aristide Bruant, celebrità del locale Le Chat Noir di Montmartre e icona della scena cabaret della Parigi dell’epoca.
Di particolare interesse in mostra si segnalano anche le dodici stampe della serie Elles, presenti nella seconda sezione intitolata “Le Donne ed Elles”. Le stampe datate 1952 ritraggono le prostitute del quartiere Montmartre con le quali Toulouse-Lautrec condivideva una particolare quotidianità, avendo scelto di abitare nelle maisons closes parigine per diverso tempo.
Il percorso espositivo si serve di differenti linguaggi artistici, i quali spaziano dalla gomma bicromata arrivando fino alla proiezione di immagini, permettendoci così di esplorare a tuttotondo l’estetica parigina di fine Ottocento.
Viola De Colombi Bosetti
Credi Foto: Wikipedia