L’alta orologeria di Dolce & Gabbana
Nella collezione Manifattura Italiana, il brand di moda unisce materiali preziosi, artigianalità italiana e tecnica svizzera
Quando si pensa a Dolce & Gabbana, non si è soliti associare il marchio all’Alta Orologeria. Ai più vengono alla mente le collezioni di segnatempo al quarzo, molto orientate sullo stile fast fashion e alla portata di tutti. Ma gli orologi del brand non sono tutti così. Da qualche anno, Dolce & Gabbana sta battendo la pista dell’alta artigianalità anche in orologeria, esattamente come fa per i suoi capi sartoriali. Se da una parte ci sono le collezioni di alta moda e dall’altra quelle di fast fashion, allo stesso modo si trovano le collezioni di orologi casual e quelle composte da pezzi ricercatissimi per materiali, lavorazioni e contenuti tecnici.
L’omaggio all’Italia di Dolce & Gabbana
Entrando nel dettaglio di queste ultime, si scopre un mondo che è perfettamente in linea con la filosofia e i dettati stilistici del marchio, perché al centro dell’Alta Orologeria di Dolce & Gabbana, oltre al meglio del settore, c’è la tradizione dell’artigianalità italiana, omaggiata in modo diverso in ciascuna collezione. Quella che rispetta a pieno la vocazione artigianale del nostro Paese è la collezione Manifattura Italiana, già dal nome un manifesto di ciò che vuole essere l’Alta Orologeria per la coppia di stilisti. In questa collezione, l’arte dell’incisione e dell’intarsio si abbina alla fonte di ispirazione dei sei modelli della linea: le città italiane, con le loro caratteristiche sia storiche sia architettoniche: Dolce & Gabbana omaggia la dinamicità di Milano, la bellezza di Roma, il fascino di Venezia, la storicità di Palermo, la tradizione orafa di Firenze, la passione di Napoli. Le varianti di ogni modello dedicato a ciascuna città sono realizzate in un’edizione limitata di 10 esemplari, ognuno dei quali ha il numero inciso a mano sul fondello.
Ore antiche e ore moderne
Se la creatività nella decorazione di casse, quadranti e bracciali di questi orologi non poteva che essere italiana, il rigore e la precisione del meccanismo sono svizzeri. Negli orologi della collezione Manifattura Italiana batte il calibro DG 01.01, primo movimento proprio del marchio, frutto di un lungo lavoro artigiano e assemblato a mano dai maestri orologiai di Ginevra, nato dalla collaborazione con MHC Manufacture Hautes Complications di Pierre-Laurent Favre. Nei modelli dedicati a Venezia e Firenze, il calibro sviluppa la complicazione DG 01.02 la quale, con un apposito congegno, consente una divisione del quadrante in 24 ore. La complicazione si rifà alla cosiddetta “hora italica”, un metodo di calcolo del tempo che suddivideva la giornata in 24 ore della stessa durata a partire dal tramonto, che era considerato la ventiquattresima ora. Diffusosi a partire dal Trecento, questo sistema può essere ammirato ancora oggi nell’orologio meccanico conservato nella controfacciata del Duomo di Firenze e nella Torre dell’Orologio in Piazza San Marco a Venezia, città alle quali sono dedicati proprio i due orologi con calibro DG 01.02. Il calibro è dotato di un dispositivo automatico di carica con micro-rotore di nuova generazione, che assicura una autonomia di 58 ore, grazie al nuovo dispositivo estremamente sensibile a ogni movimento del polso. Le platine e i ponti sono satinati manualmente e poi placcati in oro per preservarli dall’ossidazione.
La collezione Manifattura Italiana
L’orologio dedicato a Milano ha una cassa in oro bianco da 18 carati incisa a mano e la corona impreziosita da un diamante nero con taglio a rosa. Il segnatempo di Firenze ha invece la cassa in oro bianco e oro rosa, anch’esso con un diamante nero con taglio a rosa sulla corona. L’oro rosa 18 carati è invece il protagonista dell’orologio per Napoli, il cui quadrante è impreziosito da 12 ovali in madreperla, uno per ogni ora. Sulla corona, il diamante nero con taglio a rosa che abbiamo già imparato a conoscere e che troviamo anche sulla corona dell’orologio per Palermo. La cassa in oro rosa incisa di quest’ultimo incornicia un ricco quadrante, lavorato con dieci sotto quadranti in lapislazzuli taglio cabochon, di cui 9 da 1,98 carati e uno da 1,50 carati. L’oro rosa caratterizza anche la cassa del segnatempo dedicato a Roma. Il tempo della città eterna è omaggiato da un quadrante in madreperla finemente decorato e completato da un bracciale sempre in oro rosa. Il più elegante è, infine, l’orologio per Venezia. La cassa in oro rosa finemente lavorata fa da cornice a un quadrante ricchissimo, con un cammeo in conchiglia sardonica inciso a mano e un tondo di nefrite e cacholong, o agata Kalmuck, lavorati in forma di sole e luna. Le immagini testimoniano la rarità e preziosità di questi pezzi e confermano la volontà di Dolce & Gabbana di creare orologi che non sono solo opere di artigianato, ma opere d’arte. Da abbinare al savoir-faire svizzero nella creazione dei movimenti.
Davide Passoni