Lancio riuscito: AstroSamantha è nello spazio per la seconda volta
La nostra cosmonauta trascorrerà cinque mesi e mezzo sulla stazione spaziale internazionale a quattrocento chilometri dalla terra per svolgere ricerca ed esperimenti.
Questa missione nello spazio le varrà un nuovo entusiasmante record: prima donna europea al secondo volo nello spazio. La nostra astronauta Samantha Cristoforetti ancora una volta rappresenterà l’Italia in una missione di fondamentale importanza per la ricerca “spaziale” internazionale. Il razzo Falcon 9 con a bordo la navicella Dragon, ribattezza con il nome di “Freedom”, dopo diversi rinvii a causa del maltempo, è decollato il 27 aprile alle 9.52 ore italiane.
Milioni di persone in tutto il mondo hanno seguito la diretta del lancio da Cape Canaveral con il distacco dalla rampa 39A del Kennedy Space Center in Florida. La stessa piattaforma utilizzata per le missioni sulla luna. L’equipaggio, chiamato Crew4, è composto dalla Cristoforetti, da Kiel Lindgren, dal pilota Robert Hines e da Jessica Watkins ha percorso circa quattrocento chilometri prima di raggiungere la stazione spaziale internazionale. Lo sbarco dei quattro astronauti è avvenuto alle 2.15 del 28 aprile e il rientro è previsto dopo cinque mesi e mezzo, per il mese di settembre dunque. La navicella utilizzata per raggiungere lo spazio è stata costruita da Space X, l’azienda di Elon Musk, in collaborazione con la Nasa, l’agenzia spaziale americana. AstroSamantha sarà protagonista della missione Minerva di Esa con ricerche su progetti di vario tipo che portano la firma dell’Agenzia Spaziale Italiana.
«L’esplorazione dello spazio, sia umana che robotica, rappresenta da sempre una delle punte di diamante del ruolo dell’Italia nelle attività spaziali internazionali. Gli astronauti sono, evidentemente, il simbolo più visibile di questa eccellenza italiana— ha affermato il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Giorgio Saccoccia — il ritorno di Samantha Cristoforetti quest’anno sulla Stazione Spaziale Internazionale, ottenuto attraverso le nostre negoziazioni con Esa degli scorsi anni, sottolinea anche simbolicamente l’importanza che da tempo il nostro Paese sta ponendo alle attività spaziali. In bocca al lupo e buon lavoro a Samantha per questa sua nuova, straordinaria avventura!».
Tra i progetti che dovrà sviluppare la Cristoforetti ci sono l’Antioxidant Protection: in orbita verranno monitorate le conseguenze degli stress ossidativi, ovvero i danni cellulari determinati da un eccesso di radicali liberi che nei voli spaziali determinano molti problemi con l’obiettivo di trovare degli strumenti terapeutici efficaci a salvaguardia del sistema nervoso centrale. Altro progetto di estremo fascino riguarda la previsione di futuri programmi insediamento umano o di permanenze di lunga durata nello spazio. Ovospace, nello specifico andrà ad indagare il ruolo della microgravità sulla maturazione e lo sviluppo delle cellule ovariche. L’assenza di gravità può compromettere, infatti, la funzione ovarica e lo sviluppo fisiologico degli esseri viventi. E poi la corretta alimentazione con l’ausilio dell’olio extra vergine d’oliva in condizioni ambientali spaziali e molte altre ricerche che le hanno affidato i ricercatori dell’Asi.
Davide Mosca