L’arte, gli orologi, il senso del tempo
Pittura, scultura, architettura, nuovi linguaggi digitali: l’alta orologeria trova le forme di collaborazione più ricche per dialogare con gli infiniti spazi della creatività e provare ad afferrare, anche solo per un istante, il soffio fugace dell’esistenza
“Se il mondo fosse chiaro, l’arte non esisterebbe”. Questa frase di Albert Camus racchiude in sole nove parole il senso dell’arte e della sua funzione, per l’uomo e per la civiltà. L’arte è una rivelazione, è il mezzo attraverso cui interpretare e spiegare una realtà fatta di segni apparentemente scollegati tra loro, i quali insieme compongono una “foresta di simboli” che non è solo la natura, ma l’intera esistenza umana. Il concetto di tempo è collegato all’esistenza umana e, di conseguenza, all’arte, che prova a trascendere il tempo, a decifrarlo, a renderlo materiale dandogli una forma che in natura non ha. Perché il tempo è convenzione, è il tentativo dell’uomo di mettere ordine nel caos, di misurarlo. Non stupisce dunque che siano molti i marchi di orologi che hanno stabilito legami con il mondo dell’arte, con gli artisti, con i musei.
Alla fine del 2021 Richard Mille ha annunciato insieme a Louvre Abu Dhabi il lancio di una mostra annuale, Louvre Abu Dhabi Art Here, legata all’istituzione del Premio d’Arte Richard Mille. Si tratta di un concorso per sostenere e dare un riconoscimento agli artisti impegnati ad allargare i confini dell’arte contemporanea, fuori e dentro gli Emirati Arabi Uniti. La mostra, tenutasi dal 18 novembre 2021 al 27 marzo 2022, per il primo anno è stata riservata agli artisti che operano negli Emirati.
Con il Louvre di Parigi Vacheron Constantin ha firmato una partnership artistica e culturale già nel 2019, al centro della quale c’è l’impegno a celebrare la bellezza attingendo ai patrimoni delle due istituzioni. Una collaborazione che quest’anno ha preso la forma di una collezione di orologi che si richiamano a quattro opere custodite nel museo, ciascuna simbolica di una grande civiltà antica. L’impero persiano di Dario il Grande, l’antico Egitto, il periodo ellenistico dell’antica Grecia e l’ascesa di Augusto, primo imperatore romano, hanno ispirato quattro segnatempo della collezione Métiers d’Art, ciascuno limitato a cinque pezzi. Grand Sphinx de Tanis, Lion de Darius, Victoire de Samothrace e Buste d’Auguste portano al polso di chi ha la fortuna di indossarli quattro opere con le quali l’arte ha fermato la storia, trascendendo il tempo, lo spazio, le civiltà.
Dal canto suo, invece, Hublot ha da anni un forte impegno verso l’arte contemporanea. Al centro della filosofia del marchio c’è il payoff “The Art of Fusion”, fusione tra materiali innovativi e insoliti, forme riconoscibili, tecnologie d’avanguardia. Nel motto di Hublot, “arte” e “fusione” hanno lo stesso peso e dignità; lo dimostrano le collaborazioni con alcuni tra i più quotati artisti contemporanei, come Takashi Murakami e Richard Orlinski. Pittura e scultura sono le forme espressive che declinano negli orologi secondo i loro stili: le forme spigolose dai colori d’impatto del bestiario dello scultore francese e i fiori supercolorati e gioiosi, icone dello stile Superflat dell’artista giapponese, popolano alcune delle collezioni più ricercate di Hublot. Per il brand di Nyon non è solo una questione di marketing e di prodotto, ma l’adesione a una visione dell’arte come strumento capace di fissare il tempo, togliendogli la sua natura incerta e sospesa per dargli forma e colore.
È ciò che vuole fare anche Panerai. Il marchio fiorentino ha però scelto il mondo degli NFT (non-fungible token) e dell’arte digitale. Un NFT è un tipo speciale di token che rappresenta l’atto di proprietà e il certificato di autenticità di un bene unico, digitale o fisico, scritto su una blockchain. Panerai ha stretto una partnership con uno dei pionieri in questo campo, l’italiano Skygolpe. Artista digitale creativo e visionario, ha realizzato Genesis, l’opera NFT consegnata a quanti hanno acquistato l’orologio Radiomir Eilean Experience Edition durante l’Eilean Xperience, regata turistica riservata ai clienti che si è svolta a Positano lo scorso giugno. I 50 capolavori NFT Genesis offrono contenuti esclusivi sull’orologio e sulla regata e sono sia esempi di espressione visiva, sia un passaporto per un serie di vantaggi legati al Radiomir Eilean Experience Edition e oltre: i loro proprietari avranno infatti accesso prioritario alle future iniziative di Panerai, compresi servizi speciali, eventi e offerte.
Storico e più strutturato è il legame di Swatch con l’arte, che si basa su diversi capisaldi: tra i più importanti, lo Swatch Art Peace Hotel di Shanghai, le collaborazioni con alcuni dei più grandi musei del mondo – il Louvre e il Centre Pompidou a Parigi, il MoMA di New York -, la partnership con la Biennale di Venezia. Lo Swatch Art Peace Hotel, centro nevralgico dell’arte contemporanea, coniuga un ambiente commerciale con un hotel di lusso e con 18 appartamenti-atelier per artisti di tutto il mondo. Due dei suoi sei piani sono riservati agli studi e alle residenze, dove possono vivere e lavorare fino a 18 artisti contemporaneamente, per un massimo di sei mesi. Dalle collaborazioni con i musei sono nate collezioni ispirate ad alcune opere di artisti celebri, da Frida Kahlo a Gustav Klimt, da Vincent Van Gogh a Piet Mondrian. Con la Biennale di Venezia, Swatch ha invece una partnership di lunga data: per la sesta volta consecutiva, lo scorso aprile, il marchio è stato main partner. Nella Sala d’Armi dell’Arsenale, Swatch Faces ha ospitato le opere di cinque artisti ex-residenti dello Swatch Art Peace Hotel, mentre ai Giardini ha presentato l’opera “The description of the world” del thailandese Navin Rawanchaikul.
Infine Rolex. Il marchio di orologi più celebre al mondo dà il proprio contributo duraturo alla cultura promuovendo la trasmissione della conoscenza attraverso le generazioni, con la Rolex Mentor and Protégé Arts Initiative. Creato nel 2002, il programma cerca giovani artisti di talento in una varietà di discipline da tutto il mondo e li abbina a maestri di fama internazionale per un periodo di collaborazione creativa, in una relazione di tutoraggio individuale. Sin dal suo lancio, l’Arts Initiative si è evoluta in un dialogo tra artisti di generazioni, culture e discipline diverse, contribuendo a garantire la trasmissione del patrimonio artistico mondiale, dalle arti figurative all’architettura.
Tanti modi, quindi, di vivere, interpretare, sostenere e amare l’arte da parte dei marchi dell’orologeria, in un viaggio che porta ciascuno di loro e ciascuno di noi dal passato al futuro. Perché, come scrisse Karl Kraus, “arte è ciò che il mondo diventerà, non ciò che il mondo è”.