Con il progetto Meet Our Artisans, Chopard ci fa incontrare le persone che con la loro perizia creano orologi e gioielli indimenticabili
C’è sempre un non so che di magico nella creazione di un oggetto di alto artigianato, sia esso un gioiello o un orologio. Qualcosa che nasce dalla genialità e dalle mani di maestri artigiani che spesso rimangono nell’ombra, offuscati dalla abbagliante bellezza della loro creazione. A queste persone, Chopard ha voluto oggi dare visibilità e dignità con il progetto Meet Our Artisans, che dà un volto e un nome a quanti stanno dietro ad alcuni degli oggetti più belli che escono dai laboratori della Maison. Grazie a questo progetto, possiamo virtualmente entrare nella manifattura di Chopard a Fleurier e osservare da vicino il processo creativo che guida ciascun artigiano nella realizzazione dei propri pezzi. E ciascuno di questi artigiani ha un volto e un nome, che danno ulteriore dignità alla bellezza della propria opera.
I volti di Chopard
C’è Carlos, maestro incastonatore che con le sue mani plasma i gioielli che saranno indossati da star e teste coronate. Nelle immagini di Meet Our Artisans lo vediamo all’opera, per portare un’idea e un disegno a diventare un pezzo d’arte di gioielleria firmato Chopard. Ci sono Jean-Claude e Mo, che i gioielli non li fabbricano materialmente ma li disegnano con carta e matita, come una volta. Dal loro tratto nascono le combinazioni creative che, una volta nelle mani degli orafi, diventeranno capolavori preziosi e scintillanti. C’è Paulo, esperto nella fusione dell’oro, colui che realmente, come nell’officina di Efesto, plasma il metallo per dargli la forma perfetta. Grazie al suo lavoro, l’oro diventerà il protagonista delle creazioni di gioielleria o il metallo nobile delle casse di orologi eleganti e preziosi. E poi ci sono Laura e Anthony, che come Benvenuto Cellini nel ‘500 sono orafi e scultori le cui mani danno vita ai gioielli più elaborati che la Maison Chopard è in grado di realizzare. Lavorando sul piccolo, a mano, a colpi di lima e bulino, i metalli preziosi e i materiali più ricercati prendono le forme più eleganti per adornare le star e le dame sui red carpet o nei party dell’alta società. Infine c’è Christophe, il maestro delle grandi complicazioni orologiere, il custode del tempo firmato Chopard che crea alcuni dei segnatempo più ricercati da appassionati e collezionisti, tra tutti il celebre L.U.C Full Strike, la ripetizione minuti con timbri di cristallo, o i tourbillon in cui la Maison eccelle.
Un viaggio virtuale e reale
Seguire gli artigiani nel loro lavoro è quasi come visitare i laboratori di Haute Joaillerie della Maison, scoprendo le varie fasi di creazione delle parure più belle. Che nascono da un bozzetto, come insegnano Jean-Claude e Mo, per poi passare alla costruzione in 3D, alla scultura, alla realizzazione del gioiello e, infine, alle operazioni di incastonatura, con le sapienti mani di Carlos. La selezione delle pietre preziose, anch’essa una fase fondamentale, è il momento in cui entra in gioco l’esperienza di Caroline Scheufele, co-presidente di Chopard, appassionata di gemme sin dall’infanzia e sempre alla ricerca di quelle più belle, più rare, più misteriose, che le stanno più a cuore, che le trasmettono emozioni e che la ispirano. Allo stesso modo, nella manifattura di orologeria, il savoir-faire degli artigiani che vi lavorano non teme confronti. Non è solo l’opera di Christophe, ma anche quella di tanti altri colleghi dalla singola ruota portano a compimento l’orologio finito e pronto per i polsi più esigenti.
Chopard custode della tradizione
Il progetto Meet Our Artisans nasce dalla volontà dei co-presidenti, Caroline e Karl-Friedrich Scheufele, di rendere visibile i processi che prendono vita nei laboratori che integrano tutti i savoir-faire necessari per ottenere l’eccellenza: fusione dell’oro, incastonatura, decorazione dei movimenti, incisione delle casse, grandi complicazioni. Ecco dunque che, con un mix di umiltà e di fierezza per il lavoro ben fatto, questi uomini e queste donne rivelano il segreto del loro savoir-faire, svelando la dimensione del loro approccio artistico e del loro talento. Il marchio di Fleurier le chiama “Mani d’Arte” e, come sottolinea presentando il progetto, esse «creano le emozioni all’origine della fama di Chopard, una Maison riconosciuta per il suo lavoro a regola d’arte, la sua innovazione e il rispetto delle tradizioni».
Davide Passoni