Le opere di Pietro Gaudenzi in mostra al Mart
Fino al 1° settembre 2024 sarà possibile ammirare una selezione di ottanta opere che ripercorrono il genio artistico di Pietro Gaudenzi
E’sicuramente uno dei pittori più apprezzati per il suo tempo. Pietro Gaudenzi nasce a Genova nel 1880 e muore ad Anticoli Corrado nel 1955. Una interessante mostra aperta fino al primo settembre al Mart ne celebra il percorso artistico con una esposizione di ben ottanta opere suddivise in sezioni tematiche. I visitatori potranno ammirare decine di dipinti a olio e opere su carta provenienti da istituzioni e collezionisti privati. L’artista è oggi al centro di un crescente interesse da parte di critici e come spiegato dai curatori “dagli anni della formazione tra La Spezia, Genova e Roma fino a quelli del ritiro, in maturità, nel borgo di Anticoli Corrado, Gaudenzi rimase sempre fedele a una figurazione realista, estranea ai formalismi delle avanguardie. Attraverso la ricerca di un confronto diretto con la pittura antica, riletta al filtro di una sensibilità novecentesca, Gaudenzi affrontò nelle sue composizioni i maggiori temi della tradizione: ritratti, scene d’intimità domestica, maternità, nature morte e, soltanto di rado, paesaggi. Protagonisti assoluti dell’universo visivo di Gaudenzi sono i membri della sua famiglia: la prima moglie, Candida Toppi, morta prematuramente nel 1920, i loro figli e quelli avuti dal secondo matrimonio con la cognata Augusta Toppi. Comprensibilmente la morte della prima consorte segnò indelebilmente la vita del pittore, influenzandone la produzione e la scelta dei temi. Dopo il ’20 Gaudenzi esplorò con maggior frequenza i temi sacri e la pittura religiosa”. Questo pittore cadde nell’oblio nel secondo dopo guerra, questo perché aveva ricevuto il grande apprezzamento con relativi riconoscimenti dalle più alte cariche dello Stato nel corso orso del ventennio fascista. “Nel 1936 vince il Premio Mussolini, nel 1939 viene nominato Accademico d’Italia, nel 1940 il Premio Cremona, nel 1942 il Duce gli commissiona un ritratto) gli costò l’inevitabile oblio dopo la fine della Seconda guerra mondiale. A lungo dimenticato dalla letteratura storico-artistica, nonostante l’ampia partecipazione ai maggiori eventi espositivi fra le due guerre, è oggi al centro di un crescente interesse da parte degli studi: con un taglio monografico, snodato attraverso sezioni tematiche, la mostra si propone quindi come una prima ricognizione dell’opera del pittore, necessaria per una migliore comprensione della sua riscoperta. Il Mart presenta tutte insieme per la prima volta opere provenienti da collezioni pubbliche e private tra cui si segnalano nove lavori provenienti dal Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Appartengono a questo generoso prestito anche il grande Battesimo del 1932 e il Ritratto di Guido Rossi (1925), tra i maggiori committenti di Gaudenzi”.
Davide Mosca