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Light Gallery, le proposte natalizie di Pollice Illuminazione

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02/12/2021

L’azienda consiglia di illuminare il Natale con queste collezioni nate dalla condivisione di alcuni grandi architetti internazionali

Dicembre è iniziato e subito cominciano a fioccare nuove idee regalo per Natale. Gli oggetti non mancano e questo va a vantaggio della scelta del cliente che comunque non avrà vita facile vista la grande quantità (e qualità) di prodotti. Per questo è meglio mettere in luce quelli che sono i regali giusti, capaci di combinare insieme tradizione e innovazione. Pollice Illuminazione, con progetti come Light Gallery, è da questo punto di vista uno dei migliori del settore, considerando una storia che ha inizio dal 1908. L’attenzione al binomio luce e benessere è uno degli aspetti centrali per la famiglia Pollice, cresciuta insieme a questa azienda per ben tre generazioni. Per mantenere questo equilibro serve sostenere certi concetti nel lungo periodo: risparmio energetico, tradizione, tecnologia, eccellenza e salute. Cosa che è avvenuto grazie anche alla guida dell’Art Director Marco Pollice, che non solo l’ha portata a essere un centro di consulenza e progettazione illuminotecnica d’avanguardia, ma ha anche cercato di investire su ricerca e sviluppo con dei programmi efficienti e gratificanti per ogni settore in cui si trova, dal residenziale l’hospitality, il lavoro, fino all’intrattenimento, il design e l’arte.

Light Gallery, i dettagli
Uno di questi progetti ha un nome: Light Gallery. Uno spazio di dialogo e di confronto tra architetti internazionali, designer e artisti che si sono messi in gioco per realizzare queste lampade targate Pollice Illuminazione. La collezione è partita dai Quadri di luce di Gio Ponti, e da lì non si è più arrestata arricchendosi grazie alle varie filosofie di questi autori che si sono spinti a reinterpretare l’opera di Ponti: Florencia Costa, Massimo Uberti, Stevan Tesic e Milena Veljkovic, Giuseppe e Lazzaro Raboni, Marco Zanuso Jr. Il tutto sempre sbilanciandosi seguendo la propria sensibilità e la propria visione artistica. Per questo ogni collezione Light Gallery è in edizione limitata e numerata, creata secondo un approccio artigianale improntato sull’innovazione tecnica e stilistica.

Quadri di luce, illuminare il Natale e divertirsi
Gio Ponti nel descrivere il suo lavoro utilizza delle parole ben precise: «Qualche divertimento non è da escludere nell’arredare: è un’antica tradizione». Una concezione che si vede in Quadri di luce che sono delle piccole cornici illuminate. Questo tipo di arredo è stato realizzato per alcune case prestigiose, come Villa Planchart, o in strutture come la clinica La Madonnina di Milano o l’Hotel Parco dei Principi a Sorrento, nelle diverse versione in ottone o blu. Divertirsi è un gioco, ed è ciò che si percepisce nella composizione di questi prodotti che con Pollice Illuminazione sono stati di nuovo esposti nel 2012 ripartendo dai modelli originali, per poi studiare il grado di finitura dei materiali che compongono questi oggetti estremamente complessi. La grande novità è stata la scelta di installare la tecnologia LED all’interno di quest’opera. Una decisone non solo innovativa, ma funzionale al suo uso interno così da avere una temperatura ottimale della luce durante il giorno.

Le altre opere
Da non perdere inoltre NoName di Giuseppe e Lazzaro Raboni e Marco Zanuso jr. Una lampada raffinata in legno che può essere un oggetto decorativo da parete oppure una sorgente da appoggiare a terra. Progettata a tre mani, la sua particolarità sta nella composizione flessibile di questa lampada, associando i vari elementi secondo una specifica geometria oppure ruotando semplicemente l’oggetto. In più ciò che davvero stupisce è la posizione della luce nella parte anteriore di quest’opera, creando un effetto davvero suggestivo una volta acceso.
Molto più enigmatici, ma non privi di fascino, sono LightHouse e Light Gate di Massimo Uberti. Un intreccio metafisico di linee essenziali che nel creare il concetto della casa producono nuovi spazi oltre i suoi confini e oltre il tempo. Infine c’è FC01 – FC02 di Florencia Costa, delle lampade da parete a luce indiretta simili a delle vere e proprie sculture. Per la designer argentina le opere devono riflettere una visione intimistica ed emozionale nei confronti della luce, che qui non prende mai viene ma si avverte la sua presenza in questo gioco con il buio e con le ombre.

 

Riccardo Lo Re

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