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L’impegno di Rolex nel sostegno alla cultura

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09/01/2020

Il programma Rolex Mentor e Protégé Arts Initiative per la tutela del patrimonio artistico

Il grande pubblico conosce l’impegno di Rolex nella sponsorizzazione di discipline sportive prestigiose quali il tennis, la Formula 1, l’equitazione, il golf e la vela. La casa coronata ha anche supportato esploratori e spedizioni, comprese quelle che hanno raggiunto la cima del Monte Everest o si sono recate negli abissi marini. E, come mecenate delle arti, ha sviluppato collaborazioni con molti dei migliori artisti e istituzioni del mondo.

Altrettanto degno di nota è però il contributo del marchio alla conservazione e alla trasmissione della cultura globale da una generazione all’altra, attraverso il programma Rolex Mentor e Protégé Arts Initiative.

Nato quasi 20 anni fa

Istituito nel 2002, il programma Rolex Mentor e Protégé Arts Initiative si propone di perpetuare il patrimonio artistico trasmettendo le conoscenze nelle discipline di architettura, danza, letteratura, musica, teatro, arti visive e, dal 2004, cinema.

L’obiettivo è un sogno per i giovani artisti promettenti di tutto il mondo: frequentare un master riconosciuto a livello internazionale nel loro campo per un periodo di un anno, durante il quale saranno seguiti da un mentore di livello mondiale.

Oltre 50 dei più grandi talenti sono stati, negli anni, mentori. Tra questi ricordiamo David Hockney, Sir Anish Kapoor, Robert Wilson, Sir David Chipperfield, Jessye Norman, Toni Morrison, Mario Vargas Llosa, Kazuyo Sejima, Crystal Pite, Stephen Frears, Martin Scorsese e Alejandro Gonzalez Inarritu, solo per citarne solo alcuni.

Come funziona Rolex Mentor e Protégé Arts Initiative

Il tutoraggio è diviso in due parti, con discipline che si alternano ogni due anni. Nel periodo 2018-2019 il programma ha riguardato architettura, danza, letteratura e musica. Nel periodo 2020-2021 toccherà a cinema, teatro e arti visive, insieme a un’ottava disciplina che non rientra nelle categorie prestabilite.

I mentori e i loro protetti interagiscono per un minimo di sei settimane, sebbene in molti casi gli artisti si rendano disponibili per trascorrere un tempo molto più lungo insieme, stabilendo solidi legami su progetti a lungo termine sviluppati dal protetto, che beneficia dell’esperienza e delle idee del mentore.

I luoghi e i momenti delle collaborazioni sono lasciati totalmente a loro, con spese di viaggio e altri costi coperti da Rolex, oltre a una retribuzione economica per il tempo trascorso dai mentori con i loro protetti. Il programma fornisce anche fondi agli ex protetti che propongono nuove creazioni in collaborazione con altri protetti, una volta che il comitato di Rolex accetta il progetto.

Il comitato

Ogni due anni, Rolex convoca un nuovo comitato consultivo di artisti e professionisti che propongono potenziali mentori. Una volta che i tutor accettano di assumere il proprio ruolo, discutono con Rolex per stabilire il profilo del protetto con cui vorrebbero lavorare.

Un comitato di selezione di esperti qualificati provenienti da tutto il mondo identifica quindi i giovani potenziali protetti, che sono invitati da Rolex a presentare le loro domande. I membri del panel scelgono tre o quattro finalisti e viene organizzato un incontro tra loro e il mentore, che prende la decisione finale. La candidatura diretta di giovani artisti non è accettata.

Un futuro sotto il segno di Rolex

Alcuni protégé sono diventati direttori artistici di grandi compagnie teatrali, altri hanno presentato le loro opere alla Biennale di Venezia. Una di loro, Tracy K. Smith, è stata nominata Poet Laureate negli Stati Uniti a seguito del suo tutorato con Hans Magnus Enzensberger.

Altri abbinamenti hanno portato alla redazione di un libro, come le indicazioni sulla pianificazione urbana scritte in coppia dagli architetti mentore-protégé Sir David Chipperfield e Simon Kretz. La coreografa canadese Crystal Kite insieme alla sua protégé di danza, la senegalese Khoudia Touré, presenteranno il loro lavoro congiunto al Rolex Arts Weekend a Città del Capo il prossimo febbraio.

Oltre ad essersi avviati verso carriere significative, molti protetti hanno collaborato tra loro e sono diventati mentori essi stessi, mentre Rolex continua a seguire la sua comunità artistica internazionale.

Dalla sua istituzione, Rolex Mentor e Protégé Arts Initiative ha contribuito a identificare oltre 1.100 giovani talenti provenienti da 105 Paesi, da 253 esperti consigliati da 123 artisti e creatori. Cinquantaquattro artisti hanno accettato di essere mentori per 54 protégé di 34 Paesi.

 

Davide Passoni

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