L’ombra della luce, la storia del cinema a Sassari
In Sardegna una rassegna per riscoprire il valore della sala e del pubblico, Un’iniziativa ideata da regista Antonello Grimaldi
Per chi non conoscesse tutta la storia del cinema, oggi ha una grande occasione. Al Cityplex Moderno di Sassari ti terrà infatti L’ombra della luce, una rassegna realizzata dal regista Antonello Grimaldi allo scopo di riportare valore alla sala, in seria difficoltà in questi giorni. Gli incassi, gli slittamenti dell’ultimo minuto sono purtroppo dovuti alla pandemia che determina un’insicurezza generale da parte del pubblico. Ma non per questo lo spazio deve rimanere vuoto di contenuti. Anzi, ha bisogno di storie. Appassionanti, indimenticabili, che ti tengono incollati allo schermo per tutta la durata della proiezione. C’è tuttavia un aspetto che Antonello Grimaldi preme sottolineare. L’ombra della luce non è una lezione accademica, ma un’opportunità per chiunque voglia riprendere il filo lasciato sospeso per troppo tempo. «Il programma si rivolge agli spettatori, a chi si siederà al buio e avrà voglia di seguire un racconto. E lo vuole fare nella maniera più semplice che esiste: facendo vedere dei film, quelli più importanti della storia del cinema, quelli che spesso hanno inventato un nuovo linguaggio cinematografico».
I dettagli
L’ombra della luce è promosso dalla Moderno Srl insieme alla Fondazione Sardegna Film Commission e Regione Sardegna, con il supporto del Nuovo Circolo del Cinema Ficc, dell’Accademia di Belle Arti di Sassari “Mario Sironi”, il Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali dell’Università di Sassari, Cineclub Sassari e l’Associazione culturale Aguaplano. Questa collaborazione è servita a dare consistenza a un progetto che non si ferma solo all’anno che si sta appena affacciando. Un piano che ha messo insieme una ricerca puntigliosa di alcuni grandi capolavori della storia del cinema, fino a legarsi insieme secondo una metrica e un linguaggio comune. Saranno infatti 99 i film proposti nei prossimi tre anni, ciascuno dei quali sarà suddiviso in due cicli: da gennaio a maggio e da settembre a dicembre. Questa rassegna sarà arricchita da eventi e presentazioni da parte degli esperti del settore, i quali proveranno a creare il contesto – storico, sociale e artistico – adatto a comprendere il motivo che ha spinto il regista a realizzare il film.
I primi appuntamenti
Si partirà con le prime due serate previste il 24 e 25 gennaio. Due eventi speciali durante i quali il duo Salvatore Maltana e Marcello Peghin eseguiranno la colonna sonora dal vivo. Le proiezioni per queste due occasioni avverano in unico slot (quello delle 19), mentre nei prossimi giorni il pubblico avrà la possibilità di scegliere tra lo spettacolo pomeridiano e preserale. Si parte con i grandi classici come i cortometraggi dei fratelli Lumière (L’arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat, L’uscita dalle officine Lumière, L’innaffiatore innaffiato) seguiti da La grande rapina al treno di Edwin S. Porter, Viaggio nella luna di George Melies e Cenere di Febo Mari basato sul romanzo di Grazia Deledda. Il giorno dopo sarà il turno de L’inferno di Francesco Bertolini, Giuseppe De Liguoro e Adolfo Padovan, e Gli ultimi giorni di Pompei di Arturo Ambrosio e Luigi Maggi. L’ombra della luce nelle prossime settimane continuerà il suo lungo viaggio su pellicola, presentendo dalle opere che rispecchiano la stilistica di un certo autore, da Griffith, Murnau a Eisenstein e Lang, e «le cinematografie del maggior numero di Paesi, privilegiando lo sguardo e le scelte di ogni regista che è presente con un solo film, quello più innovativo o particolare», conclude Grimaldi.
Riccardo Lo Re