Al centro dell’indagine dei curatori l’estro di questo artista attraverso l’esposizione di oltre duecento opere tra tavole originali, disegni, pitture, sculture e installazioni

La mostra “Il sogno di Luigi Serafini” al Mart di Rovereto, dal 12 luglio al 20 ottobre 2024, promette un viaggio nell’incredibile universo dell’artista Luigi Serafini, una delle menti più originali dell’arte contemporanea. Curata da Andrea Cortellessa, Denis Isaia e Pietro Nocita, questa esposizione coinvolgerà i visitatori in un allestimento vorticoso e colorato, con oltre 200 opere tra tavole originali, disegni, pitture, sculture e installazioni. Al centro dell’attenzione ci sarà il leggendario “Codex Seraphinianus”, un’opera che ha ridefinito i confini tra arte e scrittura, affascinando icone come Italo Calvino e Tim Burton. La mostra esporrà 60 tavole originali del Codex insieme a 40 tavole inedite, offrendo un’occasione unica per esplorare questo atlante di mondi impossibili. La “Pulcinellopaedia Seraphiniana” e “Storie naturali” saranno altre gemme in mostra, mostrando la straordinaria capacità di Serafini di trasformare il libro in un oggetto d’arte. Il percorso espositivo include anche le sue audaci pitture, sculture provocatorie e installazioni che sfidano le convenzioni. Un’esperienza imperdibile sarà la visita virtuale alla Casa-studio di Serafini, grazie a una video-mappatura 3D realizzata dall’Università Iuav di Venezia. Questa immersione digitale permetterà di esplorare il “santuario creativo” dell’artista, un’opera enciclopedica in sé. La mostra, sostenuta dalla Fondazione Silvano Toti, culmina con un catalogo curato da Andrea Cortellessa, arricchito da testi critici che svelano l’universo di Serafini. Un appuntamento imperdibile per scoprire un maestro che ha saputo coniugare mitologia, filosofia e ironia in un’unica, straordinaria visione. Nelle sale del secondo piano del museo di Rovereto si ripercorre l’intero arco creativo, evidenziando l’audacia nella produzione dell’immagine fantastica nelle sue possibili declinazioni. Dall’esperienza all’interno del gruppo di architettura e design Memphis, sino alla Casa dell’artista (oggi oggetto di una disputa legale per la sua conservazione), tra pitture, sculture e installazioni, il percorso è un universo pop nel quale bizzarria e verità, ironia e seduzione, leggerezza e surrealtà convivono e si mescolano. Vero e proprio progetto d’autore, anche l’allestimento è stato ideato da Serafini, in una esposizione-wunderkammer che è a sua volta opera d’arte. Luigi Serafini (Roma, 4 agosto 1949) è un artista, architetto, autore e designer italiano. Frequenta la facoltà di architettura dove lavora con Maurizio Sacripanti e Luigi Pellegrin. Dal 1971 al 1973 viaggia tra l’Iraq, l’Africa equatoriale, il Congo e gli Stati Uniti dove lavora con l’architetto Paolo Soleri alla nascente città sperimentale di Arcosanti in Arizona. Nel 1981 pubblica la prima edizione del Codex Seraphinianus con Franco Maria Ricci Editore. Nel 1984 pubblica Pulcinellopedia (piccola) per la casa editrice Longanesi. Nel campo del design, collabora nel 1981 con il collettivo Memphis di Ettore Sottsass e poi realizza progetti come le sedie Suspiral e Santa per Sawaya & Moroni o i vetri e le lampade per Artemide. Nel 1990 crea la prima locandina per il film La voce della Luna di Federico Fellini. Le sue opere sono state esposte alla Fondazione Mudima di Milano, alla XIII Quadriennale, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano e al Futurarium di Chicago. Ha pubblicato racconti con Fandango, Bompiani, Archinto, nonché articoli su numerosi quotidiani italiani e collaborato con programmi di Rai Radio 3.

Davide Mosca

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