Una mostra che vale la pena di essere visitata per scoprire e riscoprire alcune figure che sono state determinanti per la crescita socio-culturale dell’isola
Eleonora d’Arborea, Grazia Deledda, Adelaide Cocco, Maria Lai, Maria Carta, Emanuela Loi e Michela Murgia. Nomi che brillano nel firmamento delle eccellenze nazionali e portano nel mondo il meglio della Sardegna. A loro e ad altre donne straordinarie è dedicata la mostra fotografica e documentale “Donne di Sardegna”, inaugurata il primo dicembre a Luras, presso Palazzo Depperu, e visitabile fino al 31 dicembre. Un’occasione unica per scoprire storie e aneddoti di figure femminili che hanno lasciato il segno nelle arti, nella scienza e nella letteratura.
L’inaugurazione della mostra è stata accompagnata da una cerimonia di premiazione che ha visto protagoniste donne di spicco della comunità locale e non solo. Tra loro, Lucia Careddu, esempio di resilienza e dedizione familiare, e Arianna Leoni, artista affermata che con tenacia ha costruito una carriera internazionale. Applausi anche per Stefania Unida, geoscienziata e divulgatrice scientifica che ha condiviso la sua battaglia contro la sclerosi multipla, e per Valentina Caruso, volto noto del giornalismo televisivo. Le eccellenze premiate includono anche Anna Gardu, maestra dell’arte dolciaria, Adelaide Ladu, ingegnera impegnata nel progetto del Sardinia Radio Telescope, e Maria Grazia Pinna, pioniera nell’arbitraggio calcistico femminile in Italia. Non sono mancate le emozioni con Diana Puddu, vincitrice di The Voice Senior, e Mariangela Pira, giornalista di Sky TG24 esperta di finanza e politica internazionale.
La giornata si è conclusa con lo spettacolo “Voci di donna”, un viaggio emotivo attraverso le storie di donne del passato e del presente, vittime e protagoniste di una società spesso ostile. Il testo e la regia sono stati curati da Mario Addis, giovane autore e direttore artistico del progetto CULTURAS. L’opera, portata in scena con il supporto del Gruppo di lettura di Luras, ha offerto al pubblico momenti di riflessione profonda, dimostrando come la sensibilità e la consapevolezza non abbiano genere. L’evento è stato reso possibile grazie all’impegno dell’Associazione Culturale Il Leone e la Cornucopia, della Proloco di Luras e dell’Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione. Un riconoscimento speciale è andato agli uffici comunali e a quanti hanno contribuito all’organizzazione, tra cui Giacomina Satta, Maria Sanna e Sara Depperu. La mostra “Donne di Sardegna” rimarrà aperta al pubblico ogni pomeriggio fino alla fine dell’anno, offrendo un percorso espositivo che celebra il ruolo cruciale delle donne sarde nella storia e nella società. L’amministrazione comunale ha già annunciato nuovi appuntamenti imperdibili per dicembre, a conferma di un fermento culturale che continua a crescere e a valorizzare il patrimonio locale.
Davide Mosca