Marcello Chiodino
Arzachena, dove la storia si perde nei millenni: a pochi chilometri dalla Costa Smeralda alcuni dei monumenti più antichi della Sardegna
Lo scorrere lento dei millenni non li ha mai travolti. Loro sono ancora là, in piedi, tra vigneti e macchia mediterranea, fermi su loro stessi come perpetui testimoni di un antichissimo passato. Sono nuraghi, tombe dei giganti, tempietti e necropoli, tutti immortalati dall’abile fotografo arzachenese Marcello Chiodino. Monumenti unici nel Mediterraneo che si sono conservati in maniera praticamente perfetta. La Sardegna ne è piena, ma uno dei territori più ricchi e interessanti in assoluto è proprio quello di Arzachena. È qui che, a pochi chilometri dalle spiagge della Costa Smeralda, si possono visitare e ammirare siti archeologici di estrema bellezza, in particolare di epoca nuragica. Basti pensare al complesso di La Prisgiona, in località Capichera, abitato dal XIV al VIII secolo avanti Cristo, composto da un nuraghe e da un villaggio di circa cento capanne che si sviluppa tutto attorno. Un sito, come gli altri gestito dal Comune, che, per via delle sue dimensioni e della sua complessità, rappresenta un unicum in Gallura. Nelle immediate vicinanze, inoltre, ci si può imbattere nella straordinaria tomba dei giganti di Coddu ‘Ecchju, una delle più belle e meglio conservate della Sardegna. Risalente all’età del bronzo, si tratta di un monumento che rappresenta un magnifico esempio di architettura funeraria nuragica. È composta da un lungo corridoio funerario e da un semicerchio formato da una serie di lastre di granito, con al centro una grande e decorata stele alta 4 metri. In ottimo stato di conservazione sono anche la tomba dei giganti Li Lolghi, stesso periodo, pure questo uno dei siti archeologici più importanti di Arzachena, e la tomba Moru. Così come il nuraghe Albucciu, poco lontano dal centro abitato, imponente e robusto, molto amato dai visitatori di tutto il mondo. E senza dimenticare il tempietto di Malchittu, un edificio di culto nuragico particolarmente originale, e la necropoli di Li Muri, in questo caso non un sito nuragico ma un monumento molto più antico, risalente addirittura al IV millennio avanti Cristo, cioè a un qualcosa come 6mila anni fa.
Dario Budroni