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Marchio, ambizione, sogno. In una parola: Rolex

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20/07/2020

Fondato nel 1908, è ormai un brand globale e un oggetto del desiderio. Ma resta, soprattutto, un’impresa d’eccellenza

Rolex. Uno status symbol? Sì. Un marchio globale? Ovvio, dato il valore di brand di 9,1 miliardi di dollari. E poi. Un’azienda, con una storia e un presente di impresa eccellente che, seppur su scala più grande, non differisce nelle proprie dinamiche e nelle proprie logiche da ogni altra azienda.

Una storia fatta di valori

Fondata da Hans Wilsdorf nel 1905, Rolex si è distinta fin dagli inizi come pioniere nello sviluppo degli orologi da polso. Un approccio avanguardistico che ha permesso all’azienda di ideare importanti innovazioni in orologeria, fra le quali l’Oyster, il primo segnatempo da polso impermeabile presentato nel 1926, e la carica automatica con rotore Perpetual, inventata nel 1931. Rolex deve il proprio successo e il proprio status costruito nel tempo ai valori ereditati dal fondatore, guidato nella sua opera quotidiana da un forte spirito imprenditoriale e pionieristico, da una costante ricerca dell’innovazione e da una passione per la perfezione che alimentavano in lui una continua voglia di eccellenza. La personalità e l’opera di Wilsdorf continuano ancora oggi a rappresentare una fonte di ispirazione per la società e la per sua cultura aziendale. La sua impronta si ritrova nello stile e nelle caratteristiche del prodotto, rimasto fedele alle sue origini, così come nella capacità di Rolex di attingere al proprio patrimonio per continuare a dettare il gusto e la passione di chi ama l’Alta Orologeria. Inoltre, attraverso programmi filantropici e un ampio ventaglio di attività di sponsorizzazione ai più alti livelli, Rolex è impegnata attivamente in favore dell’arte, dello sport e dell’esplorazione e incoraggia lo spirito d’iniziativa e la tutela della natura, grazie a una forte e radicata coscienza ambientale.

La qualità degli standard

Rolex è oggi presente in circa cento Paesi attraverso oltre trenta filiali, centri di assistenza e una rete di rivenditori autorizzati, a garanzia della qualità e dell’autenticità degli orologi prodotti e commercializzati. Si tratta di una vasta rete basata sulle competenze di circa 4mila tecnici orologiai, formati secondo gli standard della casa madre, che operano nelle filiali e nei rivenditori stessi. Dal 2015, alla guida dell’azienda c’è Jean-Frédéric Dufour, sesto Direttore Generale a prendere in mano le redini del Marchio. Sulla scia di coloro che l’hanno preceduto, Dufour lavora per consolidare lo status di Rolex nel mondo e portare avanti una storia che abbina tradizione, prestigio e tecnologia.

Una struttura articolata

Rolex progetta e produce internamente tutti i componenti fondamentali dei propri segnatempo, dalla fusione delle leghe d’oro all’assemblaggio degli elementi del movimento, della cassa, del quadrante e del bracciale, senza dimenticare la lavorazione e la finitura. Per ciascuna delle fasi di progettazione e costruzione dell’orologio la manifattura si è strutturata con un sito produttivo ad hoc, per ottimizzare i processi e arrivare a un prodotto finale che è la sintesi di differenti specializzazioni. È naturalmente in Svizzera il cuore della produzione di Rolex: lì progetta, produce, assembla e testa i propri orologi, potendo contare su oltre 6mila collaboratori, suddivisi nei quattro siti produttivi del Marchio. Tre di questi siti sono nella zona di Ginevra. La sede mondiale di Rolex ospita l’amministrazione, l’assemblaggio finale, il controllo finale e la commercializzazione degli orologi così come il servizio post-vendita. Nel sito di Plan-les-Ouates si concentrano invece le attività legate allo sviluppo, alla produzione e al controllo della qualità delle casse e dei bracciali. Infine, nel sito di Chêne-Bourg sono raggruppate le attività legate allo sviluppo e alla produzione dei quadranti e all’incastonatura.

Rolex a Bienne

Il sito produttivo di Bienne è invece specializzato nella produzione e nell’assemblaggio dei movimenti, il cuore dei segnatempo. Inaugurato nel 2012, ha completato il processo di integrazione avviato da Rolex oltre dieci anni prima. Fino all’inaugurazione del nuovo complesso, Rolex occupava sette edifici, nella maggior parte dei casi indipendenti tra loro, alla periferia di Bienne. Grazie all’acquisizione di nuovi terreni, è stato possibile concentrare l’insieme della produzione sotto lo stesso tetto, raggruppando due unità esistenti di 170mila metri cubi e il nuovo edificio di 230mila, per un complesso produttivo di 400mila metri cubi esteso su una superficie di 92mila mq. All’interno di uno schema di produzione che associa perizia manuale, alto valore aggiunto e tecnologia all’avanguardia la Manufacture des Montres Rolex S.A. a Bienne riveste un ruolo essenziale. Lì sono fabbricati i movimenti degli orologi sin dalla fondazione del Marchio e la fabbrica è ancora il luogo di produzione dei calibri che animano i Rolex Oyster Perpetual, tutti cronometri svizzeri certificati dal COSC (il Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres). Che si tratti della platina o di altri componenti strategici del segnatempo, i movimenti Perpetual sono il riflesso dei valori del Marchio e sono prodotti nel rigoroso rispetto dei suoi criteri di qualità: eccellente precisione cronometrica, altissima affidabilità, elevata resistenza agli urti, carica automatica efficace e manutenzione agevole.

Integrare per ottimizzare

L’edificio di Bienne, alla stregua dei siti di Ginevra, permette di ottimizzare quattro aspetti fondamentali della dimensione industriale di Rolex. In primis il prodotto, perché consente alla Maison di rimanere fedele alla propria eccellenza rispettando la tradizione, facendo sì che il prodotto benefici di tecnologie specializzate e all’avanguardia. Poi la produzione, perché porta a una razionalizzazione dei processi, automatizzandone alcuni e valorizzando al contempo la perizia artigianale orologiera ad alto valore aggiunto; inoltre, facilita i flussi all’interno dei siti di produzione e tra i siti di Rolex a Bienne e Ginevra. Vi è poi l’ottimizzazione delle condizioni di lavoro, perché alle collaboratrici e ai collaboratori è garantito un ambiente gradevole, ergonomico, sicuro, omogeneo nei vari siti e in grado di raggruppare le persone all’interno di una forte cultura aziendale. Infine, l’ottimizzazione dell’immagine: l’edificio di Bienne offre una dimensione rappresentativa coerente con gli altri siti Rolex di Ginevra, in grado di valorizzare le qualità di eccellenza e il prestigio del Marchio nel mondo. Non è difficile dunque capire come mai Rolex, in poco più di un secolo, si sia trasformata da azienda a marchio, da marchio ad ambizione, da ambizione a sogno.

 

Davide Passoni

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