Luminescenze
Mario Fani (Poppi, 1950) vive nella vallata del Casentino, in Toscana. Nel suo ultimo lavoro, il silenzio pittorico, il gioco chiaroscurale e l’atmosfera che sottende la presenza umana, senza mai rivelarla, vengono evocati da oggetti di uso quotidiano poveri ma potenti: ciotole, coltelli, vasi, caffettiere, bicchieri, bottiglie, pentole di coccio, e pochi frutti appena colti, trasparenze e luminescenze.
Gli oggetti prendono il sopravvento e diventano protagonisti di una commedia pittorica che affida i suoi segreti al silenzio, quasi una metafora del nostro stare al mondo con le nostre attese, le nostre speranze, l’ineluttabilità dei giorni che trascorrono e l’inquietudine per quelli che stanno per arrivare.
Tra le numerose mostre di Fani, si ricordano personali a Roma, Siena, Arezzo, Berna, Monaco di Baviera, Berlino. Ha partecipato a mostre collettive a Londra, Amsterdam, Firenze, Roma (La pittura ritrovata), Milano (Arte Italiana 1968-2007 e Nuovi pittori della realtà), Francavilla a Mare (58° Premio Michetti), e alla 52a Biennale di Venezia (Lo stato dell’arte. Regioni d’Italia).
Le sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche, tra cui la Collezione Permanente del Senato della Repubblica.
