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Nenets Nomads Group all’asta per Save the Children

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22/11/2021

L’opera di Sebastião Salgado verrà presentata dalla casa d’aste Sotheby’s. Un modo per sostenere la campagna di comunicazione Emergenza fame

L’arte non si è mai distaccata dai problemi del presente. Ogni opera, da un dipinto a una fotografia in bianco e nero, è pur sempre uno specchio della realtà che ci circonda, intravedendone le imperfezioni che spesso si fa fatica (o non si vuole) vedere. Uno dei più grandi problemi del nostro tempo riguarda la grave emergenza alimentare che si è diffuso sempre più anche a causa della pandemia di covid-19. Ma non c’è solo questo. Le guerre, così come i cambiamenti climatici, hanno accelerato questo processo portando alcune zone del globo in quella che viene definita “emergenza fame”, un fenomeno che colpisce maggiormente i bambini. Su questo, è il caso di far parlare i numeri: 40 milioni di persone si trovano in una condizione di insicurezza alimentare di “crisi” o di “emergenza”; 5,7 milioni è invece il numero che riguarda i bambini sotto i cinque anni, un dato in crescita essendo aumentato del 50% rispetto al 2019. A preoccupare sono i 2 milioni di bambini che muoiono ogni anno per via di questo squilibrio dell’alimentazione, 1 ogni 15 secondi.

Save the Children è un’organizzazione che non è mai stata a guardare. Oltre alle denunce e agli appelli, ha sempre cercato delle risposte concrete durante questi 100 anni, offrendo un’alternativa possibile a queste giovani generazioni vittime di una diseguaglianza che continua imperterrita a crescere. Una delle ultime campagne, “Emergenza fame”, va proprio in questa direzione. Un supporto verso centinaia di migliaia di bambini che soffrono di malnutrizione. Per questa nuova sfida entra in gioco l’arte, veicolata da uno delle case d’asta più conosciute, Sotheby’s. Dal 17 al 24 novembre, con il supporto di Contrasto, verrà messa all’asta Nenets Nomads Group di Sebastião Salgado. Uno scatto fotografico che l’artista – proprio in questi giorni al centro della mostra Amazzonia al MAXXI di Roma fino al 13 febbraio 2022 – ha realizzato riprendendo la vita della popolazione indigena di 42.000 abitanti. I Nenets risiedono nel distretto di Yamalo-Nenets, all’interno della regione siberiana in Russia. Un popolo nomade con uno stile di vita che è determinato dal movimento delle renne. Un viaggio senza sosta, se non fosse per i cambiamenti politici e ambientali. Se si pensa al periodo sovietico, il programma di collettivizzazione nazionale aveva portato il governo dell’URSS a stringere la loro libertà di movimento, passando da una popolazione nomade a sedentaria. Oggi il contesto è cambiato. La guerra fredda è ormai storia, ma il presente ha già presentato il conto. Nella penisola di Yamal, ad esempio, l’aumento di giacimenti petroliferi e di gas sta compromettendo le aree di pascolo di questo renne. Come se non bastasse, l’aumento delle temperature sta mettendo a rischio il tenore di vita dei Nenets, che per attraversare alcune zone del Circolo Polare Artico devono attendere che siano completamente congelate. Il cambiamento climatico sta danneggiando quelle aree, riducendo la durata dell’inverno e, di conseguenza, lo spazio di manovra di questo popolo.

Per chi lo vorrà, potrà collegarsi a questo link per la propria offerta. I soldi ricavati saranno destinati alla campagna “Emergenza Fame” di Save the Children.

 

Riccardo Lo Re

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