Operativa la “macchina del tempo spaziale”: le prime immagini del James Webb
Sono state diffuse nei giorni scorsi le prime immagini restituite dal telescopio spaziale spedito in orbita il 21 dicembre scorso
Mai come oggi si guarda verso l’alto. Perché lo spazio non solo affascina, ma sembra poter dare delle risposte concrete a quesiti fondamentali per il futuro dell’essere umano. Ed è per questo motivo che si assiste ad un cronoprogramma della ricerca scientifica spaziale serratissimo. Con tutte le agenzie mondiali che collaborano e lavorano insieme con l’obiettivo ultimo di indagare quel mondo un tempo così lontano e oggi, grazie alla tecnologia, sempre più vicino. Sono di pochi giorni fa le prime immagini diffuse dal super telescopio spaziale James Webb, frutto di una collaborazione tra Nasa-Esa e Csa che hanno rivelato “aspetti cosmici” fino ad oggi poco chiari. Sarà anche possibile indagare sulla presenza di alieni o essere viventi su altri pianeti? Gli scienziati non escludono nulla, ma sono per il momento entusiasti di ciò che Webb sta fornendo loro: uno spaccato sulla storia dell’universo, dagli esopianeti vicini fino alle più lontane galassie osservabili nell’universo primordiale. Perché questo telescopio è in grado di guardare indietro nel tempo fino a 13,5 miliardi di anni fa. Caratteristiche che fanno pensare ad una vera e propria “macchina del tempo cosmica”. «Oggi presentiamo all’umanità una visione rivoluzionaria del cosmo grazie al telescopio spaziale James Webb, una visione finora inedita – ha commentato Bill Nelson, Amministratore della NASA -. Queste immagini, inclusa la visione più profonda del nostro universo ora a nostra disposizione, dimostrano come Webb contribuirà a dare finalmente risposte a domande che non siamo nemmeno in grado di porre, domande che ci aiuteranno a capire meglio il nostro universo e il posto occupato dall’umanità al suo interno. L’incredibile successo del team di Webb è un riflesso di ciò che la NASA sa fare meglio: trasformare i sogni in realtà a beneficio dell’umanità. Attendo nuove scoperte con impazienza: il team ha appena iniziato!». James Webb è il primo osservatorio scientifico dello spazio nel mondo e grazie a questo strumento gli astronomi e le astronome di tutto il mondo avranno la possibilità di osservare qualunque oggetto all’interno e a all’esterno del sistema solare. Grande soddisfazione è stata espressa anche da Josef Aschbacher, Direttore generale dell’Esa: «Questi primi spettri e immagini di Webb sono la splendida manifestazione della collaborazione internazionale che ha reso possibile questa ambiziosa missione. Voglio ringraziare tutte le persone coinvolte nella messa in servizio di questo straordinario telescopio e nella distribuzione di questi primi incredibili prodotti ricevuti da Webb per aver reso realtà questa giornata storica».
Davide Mosca