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Organica, il museo di arte ambientale nel Parco del Limbara

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20/05/2022

Dal mese di maggio fino a novembre in programma una serie di iniziative nel Bosco di Curadureddu a Tempio Pausania

La stagione sta davvero per entrare nel vivo in Sardegna. A partire da domenica 22 maggio verrà finalmente riaperto il museo di arte ambientale Organica, all’interno dello splendido comprensorio del Parco del Limbara. A partire da questi ultimi giorni primaverili nel Bosco di Curadureddu verrà allestito un fitto programma di mostre, laboratori, eventi culturali e iniziative dedicate al trekking culturale. Un modo per ricucire un legame che porterà alla scoperta dei luoghi della tradizione dell’isola. Le sue sfaccettature permettono di creare grandi opportunità per il turismo locale, dalla costa prestigiosa gallurese fino al punto più alto della montagna. Quando è il rapporto uomo-natura – il filo conduttore di questo progetto – a tenere insieme tutto, non esistono ostacoli. Al contrario, si determinano dei momenti di incontro per raccontare la complessità di questa terra, che, come tale, sa restituire la sua bellezza in vari modi.

Il tema
La relazione tra uomo e ambiente sarà dunque al centro di queste dodici mostre che si terranno negli spazi espositivi del CEDAP – Centro per la Documentazione sull’Ambiente e sul Paesaggio, a pochi passi da Tempio Pausania. Uno spazio dove si concentreranno le varie forme d’arte, da quella contemporanea a quella fotografica. Al centro di questo calendario 2022 saranno sei artisti visivi con un certo attaccamento verso temi sensibili come l’ambiente: Giovanna Sechi, Giuseppe Loi, Daniela Frongia, Giusy Calia, Josephine Sassu e Gianni Nieddu. Insieme a loro i fotografi Annemarie Kroke, Roberto Graffi, Francesca Salaris e il gruppo composto da Riccardo Abozzi, Bobore Frau, Paolo Griva, Michele Santona, Edoardo Simula, Franco Porcheddu.

Ad aprire sarà Giovanna Secchi con la mostra personale “Io respiro” curata dallo storico e critico d’arte Mariolina Cosseddu che usa parole di elogio verso questa esposizione: «Una serie di lavori, diversi per materiali e tecniche compositive, attraverso cui l’artista entra in relazione con la vita mutevole e arcana del bosco. Un’immersione dove l’ansia dell’incontro si fonde con il respiro delle specie arboree, da anni signore incontrastate del suo mondo poetico. I lavori a intaglio, traforo, pittura e collages se, da una parte, dichiarano l’artigianalità di mani operose, dall’altra, come dice lei stessa, “raccontano la mia ostinata passione e attitudine a ricamare il tempo”. Il tempo della natura e il tempo degli uomini che, per un caso fortuito, qualche volta coincide nel manufatto artistico. Alimentato, in questo caso, dalla visione dei bambini della scuola elementare di Tempio che hanno creato, su indicazione dell’artista stessa, un bosco di carta e conservato i semi delle piante in una scatola per il futuro».
Il tutto proseguirà con “Dialoghi con la natura“, in programma sempre dal 22 maggio dove verranno mostrate le video interviste di Organica e le opere su carta del progetto Post fata resurgo lab, grazie al supporto dell’artista Paolo Carta e l’Associazione Progetto contemporaneo, mentre tra giugno e ottobre 2022 verranno realizzate nuove opere da installare in maniera prermanente nel Museo di arte ambientale del Parco del Limbara grazie agli artisti Pierluigi Calignano, Cristina Meloni e Giorgio Urgeghe.

Riccardo Lo Re

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