In cosa differiscono gli orologi al quarzo da quelli meccanici e perché preferirne un tipo anziché un altro
L’introduzione degli orologi al quarzo sul mercato nei primi Anni ’70 ha minacciato con forza per oltre un ventennio l’industria orologiera tradizionale, che faceva degli orologi meccanici il proprio punto di forza. Sono stati due decenni nei quali l’orologeria svizzera ha rischiato seriamente di scomparire.
Oltre che di una crisi industriale, si è trattato anche di una crisi culturale. La percezione che hanno dei segnatempo le persone nate in quel lungo periodo è strettamente legata all’orologio al quarzo il quale, per buona parte di loro, è l’orologio con la O maiuscola. Spesso, infatti, gli orologi meccanici, siano essi automatici o manuali, sono quasi sconosciuti.
Ma quali sono le differenze principali che corrono tra orologi al quarzo e orologi meccanici? Ve ne sono di fondamentali e riguardano esclusivamente il loro movimento.
Orologi al quarzo: un cuore tecnologico
L’energia necessaria al funzionamento degli orologi al quarzo è fornita da una piccola batteria. L’impulso che dà il via al movimento è prodotto da un cristallo al quarzo, che oscilla stimolato dalla tensione elettrica generata dalla batteria che alimenta il segnatempo.
La forma del cristallo di quarzo che anima l’orologio ricorda quella di un diapason, che ha una frequenza di oscillazione pari, di norma, a 32.768 Hz. Un apposito circuito inserito in questi orologi divide la frequenza di oscillazioni in due unità, una delle quali genera la cadenza dei secondi. La frequenza base degli orologi al quarzo è molto più elevata di quella degli orologi meccanici, a vantaggio della loro precisione assai maggiore.
Orologi meccanici: un cuore artigianale
Gli orologi meccanici possono essere alimentati da due differenti tipi di movimento: a carica automatica oppure a carica manuale:
- Carica automatica: l’energia necessaria all’orologio per segnare il tempo viene trasmessa da una massa oscillante azionata dal movimento del polso alla molla di carica che è contenuta nel bariletto;
- Carica manuale: in questo caso, l’energia necessaria per lavorare è trasmessa alla molla di carica del bariletto ruotando manualmente la corona di carica dell’orologio;
Parlando della massa oscillante, la vera intelligenza racchiusa all’interno degli orologi meccanici, è composta dall’ancora, dalla ruota di scappamento e dal bilanciere. Più è elevata la frequenza di oscillazione di quest’ultimo, maggiore e più accurata è la precisione degli orologi meccanici.
La frequenza di oscillazione più comunemente impiegata nei movimenti meccanici è di 28.800 alternanze all’ora (A/h), pari a 4 Hz. L’alternanza non è altro che lo spostamento del bilanciere da un’estremità all’altra della sua possibile corsa. Ecco perché il numero di alternanze all’ora (o Hertz) indica la frequenza di funzionamento del movimento meccanico. Più alto è il numero delle alternanze, maggiore è la precisione dei segnatempo.
Orologi al quarzo: vantaggi e svantaggi
Vantaggi
- Maggiore precisione rispetto agli orologi meccanici;
- Nessun bisogno di regolazioni (salvo eventuale data del 29 febbraio) fino all’esaurimento della batteria che li alimenta;
- Costo minore (di solito) rispetto agli orologi meccanici.
Svantaggi
- Minor pregio rispetto agli orologi meccanici: difficilmente il valore di un segnatempo al quarzo cresce nel tempo;
- Necessità di smaltire correttamente le batterie esaurite, con il rischio di impattare sull’ambiente;
- Impermeabilità compromessa a ogni cambio di batteria.
Orologi meccanici: vantaggi e svantaggi
Vantaggi
- Maggior pregio rispetto agli orologi al quarzo: spesso, alcuni si rivalutano parecchio con il passare degli anni;
- Non utilizzando batterie sono più sostenibili:
- La loro marcia è potenzialmente infinita se caricati con regolarità.
Svantaggi
- Minor precisione rispetto agli orologi al quarzo;
- Hanno bisogno di una manutenzione regolare eseguita da un orologiaio professionista;
- Si fermano e vanno regolati se non indossati o caricati per lungo tempo.
Davide Passoni