Dopo l’Nba, il dispositivo ha ottenuto diverse partnership con il mondo dello sport, dalla Nascar al Ufc Performance Institute

Per l’Nba, l’anello ha un significato particolare. Vuol dire essere arrivati alle finali playoff; averla giocata per più di quattro partite; e, dopo una lunga serie di schiacciate, stoppate e tiri da tre punti, aver vinto il campionato. Che per un giocatore di quel livello significa aver incoronato il sogno di una vita. Ma quest’anno, chiusi nella bolla del Disney World di Orlando, hanno avuto modo di indossarne un altro: l’Oura Ring. Che a differenza di quello più ambito aveva una funzione specifica: monitorare il comportamento del corpo del giocatore, dal sonno, la temperatura al battito cardiaco.

Oura Ring, come funziona
Da qui, tutti si sono chiesti se questo anello sia davvero efficace. Esistono già diversi dispositivi, come i moderni smartwatch, in grado di elaborare questo tipo di dati. Ma l’azienda finlandese Oura negli ultimi anni si è messa al lavoro per creare un oggetto che fosse comodo e rigoroso nell’elaborazione dei dati. La comodità sta nell’avere un dispositivo poco ingombrante, soprattuto in fase di riposo. L’accuratezza è invece tutta riposta sulla fotopletismografia (PPG), che riesce ad andare ancora più in profondità rispetto alla luce verde LED adottata dagli altri dispositivi in commercio. Una volta indossato, sarà necessario scaricare l’app che inizierà subito a calcolare i dati ricevuti dal sensore.

Le tre variabili
Sono molte le funzioni dell’Oura Ring. La prima è la misurazione del sonno, che, come ha spiegato Justin Redman del New York Times, sembra essere davvero accurato. Oltre al totale delle ore passate a riposo, il sistema riesce a calcolare i momenti che uno spende durante la fase Rem e di sonno profondo. La seconda riguarda l’attività del nostro corpo. Sotto questo aspetto, Oura Ring va a calcolare non solo la temperatura corporea, ma anche il battito cardiaco (con una precisione del 99,6 %), e la variabilità della frequenza cardiaca HRV (di circa il 98%). Quest’ultimo parametro è fondamentale per chi compie attività fisica o uno sport, perché in base a questo valore che si può decidere se continuare una sessione di allenamento, incrementando o mantenendo gli sforzi del giorno prima, o se invece è il caso di un recupero. Se la frequenza cardiaca è alta rispetto al normale, secondo quanto sostiene il direttore del West Virginia University Rockefeller Neuroscience Institute sempre al Times, è possibile compiere degli sforzi ulteriori mantenendo alta la propria performance. Al contrario, se l’indicatore è più basso rispetto alla media, conviene invece fermarsi e riprendere in un secondo momento. Ma il vero motivo che ha spinto l’Nba ad acquistare gli Oura Ring è una ricerca pubblicata dal West Virginia University sul coronavirus. Si tratta di uno studio preliminare che, mettendo in relazione i dati dell’anello con un’app specializzata nel monitorare i sintomi da covid-19, ha dimostrato che questo dispositivo sarebbe in grado di rilevare la presenza del coronavirus tre giorni prima dei primi sintomi, con un’accuratezza del 90%. Il condizionale è d’obbligo. Studi come questi non tengono conto di altri fattori (come la relazione causa-effetto tra temperatura e un’infezione), e per questo vanno presi con cautela, aspettando più dati e risultati nel lungo periodo. Ma l’affidabilità dell’Oura Ring è da tenere presente se si compie attività fisica, perché certi dati come l’HRV possono servire per mantenere alta la propria prestazione durante la settimana. La terza funzione è il Readiness, che unendo i risultati dei due precedenti, indica se il corpo è stanco, quante energie si ha e in che modo gestire la giornata.

Info e costi
Il successo dell’Oura Ring ha portato a nuove collaborazioni in ambito sportivo. È nata la partnership con la Ufc Performance Institute, mentre nei motori la Nascar e il team di Formula 1 Aston Martin Red Bull hanno deciso di adottare l’anello per le prossime competizioni. Il prezzo si aggira sui 420 euro, e si può acquistare solo nel loro sito ufficiale, scegliendo il colore e la misura dell’anello.

 

Riccardo Lo Re

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