Per Ecuba, l’arte che sfugge all’occhio umano
L’esposizione di Elisa Schiavina sarà aperta fino al 23 giugno allo spazio E_Emme di Cagliari
Si terrà allo spazio E_Emme di Cagliari la mostra di Elisa Schiavina dal titolo Per Ecuba. Dal 17 maggio al 23 giugno saranno presentati disegni a olio e inchiostro su carta e tela realizzati dall’artista tra il 2022 e 2023. Opere che non rinunciano ad esprimere la visione dell’autrice che con questa esposizione cerca di instaurare un rapporto diretto con il pubblico e mostrare il suo punto di vista sul mondo grazie ai suoi lavori. «Spesso – afferma l’artista – immagino che tutto ciò che è infinitamente piccolo e tende a sfuggire ai nostri sensi possa essere recuperato e messo in relazione a ciò che è grande, a misura d’uomo: questo meccanismo ridimensiona il grande, magnifica il piccolo, ponendo di pari passo tutto il sensibile sullo stesso piano».
Per Elisa Schiavina rappresenta il primo appuntamento con l’isola del Mediterraneo. Una terra capace di accogliere nuovi spunti e di riunire attorno a sé talenti da ogni parte d’Italia e del mondo. Tra olio su tela e sculture di ceramica, cera e stoffa, Per Ecuba è un viaggio onirico e personale attorno all’arte, con uno stile anche irriverente e ironico che la contraddistingue. Nata a Pavia nel 1992, da tempo vive e lavora a Milano dove ha cercato di porre maggiore attenzione sulla pittura e scultura. Laureata in psicologia all’Università degli studi di Pavia, ha scelto di iscriversi l’Accademia di belle Arti di Brera, dove ha frequentato il biennio specialistico in pittura. Le sue opere sono state esposte a Torino e a Milano come nel caso del ReA Art Fair che si è tenuto all’interno della Fabbrica del Vapore nel 2022.
Eppure da segnalare c’è anche la splendida installazione nel paese di San Benedetto, trasformata per l’occasione in una giostra rivestita di stoffe e di colori lasciando pieno spazio al fruitore di esplorare l’idea di gioco e il rapporto con l’altro.
La prossima tappa sarà dunque la Sardegna dove saranno presentati i suoi ultimi lavori in una mostra che, come spiega Elisa Schiavina, si riferisce a una delle figure della mitologia greca.
«Ecuba – conclude – è madre ed è tutte le madri, ed è regina che incarna la fierezza nel dolore senza fondo; io immagino di cantare per lei, di porre fine al suo lamento, di donarle una vista così potente da permetterle di guardare ciò che di infinitesimale e minuscolo esiste e vive: il superingrandimento di fluidi mostra molecole che si comportano in un certo modo, e io accosto il loro esistere all’esperienza umana, penso a batteri che si scontrano in guerra, che si trasformano per sopravvivere. Vita che in silenzio si genera da altra vita».