Il primo rapporto di Assovetro parla chiaro: in aumento la produzione e il riciclo dei materiali. Cresce anche l’innovazione

Più vetro e meno inquinamento. La costruzione di un futuro più green passa anche da qui. Il primo rapporto di sostenibilità di Assovetro, associazione nazionale aderente a Confindustria, parla piuttosto chiaro: tra il 2016 e il 2018 la produzione è aumentata dell’8,2%, mentre gli investimenti in nuove tecnologie e innovazione hanno segnato un sbalorditivo più 44,2%. Ottimo anche il risultato relativo alle energie rinnovabili, che hanno registrato una crescita del 26,2%. L’industria italiana del vetro, dunque, vuole fare la sua importante parte. I dati del rapporto realizzato da Ergo, spin off del Sant’Anna di Pisa, non lasciano spazio ai dubbi: con il vetro si gettano le basi di un sistema decisamente più sostenibile, considerato che il tasso di riciclo relativo alle performance in economia circolare ha già raggiunto il 76,3%.

Particolarmente soddisfatto Graziano Marcovecchio, presidente nazionale di Assovetro. «Con questo primo rapporto vogliamo raccontare le nostre attività a partire dai processi produttivi che hanno tutti il loro cuore pulsante nella fusione del vetro – commenta Marcovecchio -. Particolarmente rilevanti sono gli aspetti ambientali delle nostre attività. La circolarità, soprattutto, viene percepita di fondamentale importanza per il contributo, sia ambientale sia economico, che il vetro è in grado di garantire». La produzione del vetro delle aziende coinvolte nella rivelazione è così suddivisa: oltre il 50% è impegnata nella realizzazione di contenitori per gli alimenti, il 16% nell’edilizia e nell’automotive, il 9,7% nelle lampade e il restante 7,6 % è al servizio del mercato delle lane e dei filati o di altri lavori in vetro.

Il rapporto di Assovetro, che mette in evidenza anche la crescita nel settore delle energie rinnovabili, sottolinea un altro fattore piuttosto importante. E cioè che il vetro comincia a essere finalmente preferito alla plastica da parte dell’utenza. «Le preoccupazioni sul fronte ambientale e della sicurezza alimentare – spiega Marco Ravasi, presidente del comparto contenitori in vetro di Assovetro – hanno aumentato significativamente l’appeal del vetro. I contenitori in vetro sono universalmente percepiti come una garanzia di sicurezza e anno dopo anno il mercato ne richiede sempre di più. Un dato vale per tutti: nei primi 9 mesi del 2019 la produzione delle sole bottiglie è aumentata del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2018. Oggi l’Italia è il secondo paese in Europa per quantità di contenitori prodotte, dopo la Spagna». Il settore, dunque, è in salute. E tutto questo influisce anche sulla crescita dell’occupazione.

 

Dario Budroni

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