Un lussuoso super yacht da 62 metri realizzato dai cantieri della Turquoise Yacht
Look deciso e forte. Elegante. Una prua dal profilo raffinato. Nato dalla collaborazione tra la Turquoise Yacht con base a Istanbul e lo studio Luiz De Basto Design di Miami che si è occupato del design interno ed esterno, mentre il Nautical Structure si è occupato di quello ingegneristico. Dotazioni sorprendenti, come un tender deck lungo 13,4 metri situato nella parte anteriore della sovrastruttura, che può ospitare un tender di 12 metri e le due gru di livello industriale perfettamente integrate nel design: «Per evitare un aspetto industriale delle navi mercantili», come ha dichiarato il responsabile dello Studio De Basto.
Uno yacht che può essere usato come explorer ship per scopi scientifici e d’esplorazione, sia per uso privato grazie alle sue particolari dotazioni. Rimanendo, comunque, sempre una nave dalle caratteristiche e dalle rifiniture lussuose. Il Project Nautilus 203 sfrutta al massimo il volume degli interni, grazie a un layout funzionale e mette a disposizione dell’armatore e dei suoi ospiti, o dei naviganti tutte le strutture e i servizi di uno yacht molto più grande. Presentato dal cantiere turco come un nuovo e diverso tipo di yacht esploratore si distingue per la sua doppia anima, testimoniata da varie coraggiose decisioni progettuali come l’individuazione del ponte di gara nella parte anteriore della sovrastruttura, la distinzione tra aree ospiti e aree di servizio. L’interessante super yacht risulta quindi perfetto sia per lunghe crociere che per quelle di medio raggio.
Con una lunghezza di 62 metri lo yacht di cui si conosce solo il rendering esteriore si fa notare per il lungo tender deck di prua e per il ponte principale che ospita la cabina del proprietario che sembra proiettarsi verso la prua grazie all’ampia vetrata; questo spazio è a sua volta circondato da due terrazze esterne. Il risultato finale è una spettacolare vista a 270 gradi dell’orizzonte, visibile anche dal letto del proprietario, un’ampia veduta dell’oceano utile nel caso quella cabina sia utilizzata come ponte d’osservazione e comando in caso di esplorazioni scientifiche. Sempre sul ponte superiore è presente un’altra area di intrattenimento con vasca idromassaggio, circondata da cuscini prendisole, due aree di conversazione e una barra a grandezza naturale. A prua, la zona destinata al pilota e con sala radio ha grande visibilità.
Per gli ospiti sono disponibili sei cabine doppie. Altrettante doppie sono previste per l’equipaggio e comprendono sette cabine doppie con bagno privato e doccia, sul ponte inferiore, con accanto due salotti dell’equipaggio, il generale Crew Mess e la Galley che si trovano sul Ponte inferiore oltre a una piccola sala per l’equipaggio di ponte nel castello di prua, tutti collegate sottocoperta.
La cabina privata del capitano è sul ponte di coperta. Sul ponte principale è prevista una sala con un cinema full-size che può essere convertito in una settima cabina ospiti.
Lo yacht, inoltre dispone di un beach club sul ponte inferiore, palestra, sauna e vasca idromassaggio sul ponte superiore. Davanti al ponte di gara c’è anche uno spazio officina dedicato per la manutenzione del tender e l’area di ormeggio è a prua. Dal layout di DeBasto si osserva che l’area dell’equipaggio è stata progettata per offrire un modello di traffico di servizio efficiente, completamente separato in tutti i ponti, a partire dal livello del Tank Tank fino al Top Deck per un servizio professionale e discreto, in modo da consentire la più completa separazione tra gli ospiti e l’equipaggio.
Altro interessante particolare sono le due gru industriali che svettano a prua, perfettamente integrate nel design generale e abilmente integrate per garantire allo yacht mantenga una sensazione di lusso. Ognuna è capace di sollevare il peso di quattro Rolls-Royce Phantom oltre a ospitare nell’apposito vano, dopo averli sollevati, barche a vela, sottomarini, automobili, elicottero o qualsiasi altro mezzo l’armatore voglia portare a bordo e rientri nei parametri di peso. Il mazzo di prua è completamente libero e ordinato e può essere utilizzato come area per elicotteri touch-and-go.
Fabio Schiavo