E’ stata una regata epica con venti di burrasca fino a 60 nodi su un percorso di oltre seicento miglia con tanti ritiri compreso quello di Checco Bruni su Bullit

Alle 17 di mercoledì 23 ottobre, il TP52 tedesco Red Bandit, guidato dallo skipper Carl-Peter Forster, è stato dichiarato vincitore della 45esima edizione della prestigiosa Rolex Middle Sea Race. La conferma è arrivata dal Royal Malta Yacht Club, che ha sancito che nessuna delle imbarcazioni ancora in gara avrebbe potuto migliorare il tempo corretto in IRC del Red Bandit. «È quasi incredibile, sarebbe una grande soddisfazione se si concretizzasse,» aveva detto Forster prima della conferma ufficiale. «Sono particolarmente orgoglioso di questo gruppo di giovani, che hanno imparato a navigare questa macchina complessa in un modo incredibile. È straordinario come si siano uniti come squadra». Forster, al suo settimo Rolex Middle Sea Race, ha descritto questa edizione come una delle più intense e affascinanti di sempre, caratterizzata da condizioni meteorologiche variabili che hanno messo alla prova tutte le imbarcazioni. “Abbiamo avuto vento fino a 60 nodi in un temporale, un passaggio straordinariamente veloce dello Stretto di Messina grazie a sei nodi di corrente favorevole, e poi le solite brezze leggere e sfide continue con avversari di alto livello,” ha raccontato Forster. La vittoria del Red Bandit rappresenta anche un grande successo per la Forstar Offshore Foundation, il programma fondato da Forster per promuovere i giovani talenti nella vela d’altura. Con l’eccezione di Forster e del tattico Jesper Radich, tutti i membri dell’equipaggio hanno meno di 30 anni, dimostrando che la passione, la determinazione e la capacità di fare squadra possono portare grandi risultati anche tra i più giovani.

Dopo la vittoria alla Giraglia 2023, l’equipaggio aveva subito la delusione del ritiro dalla stessa Rolex Middle Sea Race dello scorso anno a causa di danni all’attrezzatura. Quest’anno, affrontando i forti venti e il mare agitato della prima notte, Forster temeva che il passato potesse ripetersi. “La prima notte ho pensato: spero che la barca tenga. Questi sono scafi delicati, e con 43 nodi di vento ogni errore può essere fatale, può rompersi l’albero, una vela… qualsiasi cosa. Ma non ci sono stati danni, e credo che la barca fosse meglio preparata questa volta,” ha dichiarato. Oltre alla vittoria in compensato, la 45ª edizione ha visto una spettacolare battaglia per la Line Honours, vinta dal maxi Scallywag, il 100 piedi di Hong Kong capitanato dall’australiano David Witt. Scallywag ha tagliato il traguardo il 22 ottobre alle 9:43 dopo 2 giorni, 21 ore, 33 minuti e 29 secondi di regata, battendo il rivale Black Jack per soli 19 minuti. Le condizioni meteorologiche hanno giocato un ruolo determinante fin dalle prime ore di gara, con un fronte temporalesco che ha colpito la flotta con raffiche superiori ai 60 nodi, costringendo al ritiro 29 imbarcazioni. Tra queste anche il Bullitt, vincitore della scorsa edizione, che ha dovuto arrendersi a causa della rottura di alcune vele. “È stato un vero peccato, ma torneremo più forti,” ha promesso Checco Bruni, a bordo del Bullitt e noto per il suo ruolo con Luna Rossa nell’ultima America’s Cup. La Rolex Middle Sea Race, nata dalla rivalità sportiva tra velisti britannici e maltesi, è oggi una delle regate d’altura più iconiche al mondo. Il percorso di oltre 600 miglia, che parte e arriva a Malta circumnavigando la Sicilia, è considerato una sfida per equipaggi e imbarcazioni di ogni livello. Quest’anno, nonostante le condizioni avverse, il Red Bandit ha dimostrato che la preparazione, il talento e la determinazione possono portare alla vittoria, segnando il terzo successo tedesco nella storia della regata, dopo quelli di Saudade (1983) e Morning Glory (2006).

Davide Mosca

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