Al via i lavori sulla Crocefissione ddi Donato Montorfano del team di AuriFoliaRestauri

Un’ottima notizia per tutti gli appassionati d’arte. Lo scorso 13 dicembre sono iniziati l’intervento di restauro della Crocefissione di Donato Montorfano e dei dipinti murali della parete ovest del refettorio di Santa Maria delle Grazie, più noto come “Museo del Cenacolo Vinciano”. I lavori sono stati assegnati ad AuriFoliaRestauri di Torino. Al vertice un team tutto al femminile. Infatti, la progettazione dell’intervento è firmata da Michela Palazzo, ex direttrice del Museo, mentre la Direzione dei lavori è affidata a Emanuela Daffra, coadiuvata da Lorenza dall’Aglio e da Silvia Zanzani, architetta che da poco ha lasciato la Direzione del Castello Scaligero di Sirmione per assumere quella del Cenacolo Vinciano.

IL REASTAURO, GRANDE ATTENZIONE AL REFETTORIO
Le prime fasi di restauro sono concentrate sul grande affresco della Crocefissione, per procedere poi sulla parete laterale su cui campeggiano motivi decorativi realizzati dal 1488. Delle due lunette decorate, quella vicina all’Ultima Cena raffigura uno stemma in una ghirlanda di foglie e frutti ed è attribuita allo stesso Leonardo da Vinci. È quasi certo che siano di Leonardo anche i ritratti di Ludovico il Moro con la moglie Beatrice d’Este e i figli, appena visibili nella parte inferiore della Crocefissione. Ogni dettaglio, sia dell’intervento sia del cantiere, è stato pensato per minimizzarne l’impatto sul refettorio, sempre protetto da polveri e inquinanti. Non solo: il restauro delle diverse è stato programmato per mantenere aperto il Museo per tutta la durata dei lavori, riservando le lavorazioni più articolate o più rumorose agli orari di chiusura. Non solo: i dettagli dell’opera temporaneamente non visibile sono mostrati ai visitatori tramite un ledwall e il procedere del cantiere è raccontato sul sito attraverso costanti aggiornamenti.

UN LUOGO CURCIALE DELLA MILANO RINASCIMENTALE
“Il cantiere, nato per esigenze conservative, sarà anche una importante occasione di approfondimento sulla storia dell’edificio, sull’opera di Montorfano, sulle effigi ducali, – spiega Emanuela Daffra, direttore regionale musei della Lombardia. – Già dalle prime settimane di lavoro appare chiaro che molti dei luoghi comuni su questo dipinto dovranno essere rivisti e che lo studio sistematico della sua ‘materia’ aiuterà a dipanare le vicende di un luogo cruciale per la Milano rinascimentale. Le cure del gruppo di lavoro interno, molto coeso, sono state però molteplici, rivolte sia alla salvaguardia delle pitture che al pubblico”.

Sibilla Panfili

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