L’obiettivo è quello di comprendere l’impatto del cambiamento climatico, della deforestazione, dell’inquinamento e della perdita di biodiversità sui sistemi idrici di quel territorio

Dopo due anni di esplorazioni e ricerche, la spedizione Perpetual Planet Amazon Expedition, condotta da National Geographic in collaborazione con Rolex, ha portato alla luce aspetti dell’ecosistema amazzonico finora sconosciuti. Concludendosi nel 2024, questa iniziativa ha coinvolto scienziati, ricercatori e membri delle comunità locali in sette diversi progetti distribuiti su un’enorme area del Sud America, con l’obiettivo di comprendere l’impatto del cambiamento climatico, della deforestazione, dell’inquinamento e della perdita di biodiversità sui sistemi idrici dell’Amazzonia. L’Amazzonia, nota per la sua foresta pluviale, è in realtà attraversata da una complessa rete di sistemi acquatici che svolge un ruolo cruciale per la sopravvivenza dell’ecosistema e il regolamento climatico globale. Con la collaborazione delle comunità locali, la spedizione ha condotto studi su habitat diversissimi tra loro, dall’estuario dell’Amazzonia fino alle cime innevate delle Ande, dove uno dei team ha installato una stazione meteorologica a 6mila metri di altitudine, la più alta mai costruita nelle Ande tropicali. Tra i sette team coinvolti, alcuni hanno utilizzato tecnologie avanzate come il LiDAR per analizzare le zone umide stagionali della foresta e monitorare come le specie arboree si adattano alle variazioni ambientali. Altri team hanno monitorato specie chiave come i delfini rosa dell’Amazzonia e l’orso andino, rilevando contaminanti nel sangue dei delfini come indicatori di salute dell’ecosistema fluviale. Un altro gruppo ha scoperto, nelle mangrovie lungo la costa atlantica, la prima foresta di mangrovie in acqua dolce mai documentata. Il fotografo di National Geographic Thomas Peschak ha seguito e documentato le esplorazioni, mostrando al mondo le storie e le scoperte dei ricercatori, dalle vette gelide della cordigliera andina fino alle giungle umide della foresta amazzonica. Secondo Angelo Bernardino, ecologo marino e uno dei protagonisti della spedizione, questo progetto rappresenta una “opportunità unica non solo per la ricerca, ma anche per la comunicazione”, poiché è essenziale condividere con il pubblico i risultati delle ricerche scientifiche per sensibilizzare sulle sfide ambientali. La Rolex Perpetual Planet Initiative, che dal 2019 sostiene progetti di innovazione scientifica per affrontare le sfide ambientali, ha ampliato il proprio impegno verso la conservazione con questa spedizione. L’iniziativa, che comprende oltre trenta partnership, si dedica al sostegno di esploratori e scienziati, favorendo anche le nuove generazioni attraverso borse di studio e sovvenzioni. Dopo due anni di intenso lavoro, i ricercatori della Perpetual Planet Amazon Expedition sono convinti che proteggere il sistema idrico dell’Amazzonia sia fondamentale per garantire il futuro del pianeta.

Davide Mosca

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