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Roma, una sorpresa eterna: scoperto il cenotafio di Romolo

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27/02/2020

L’antico monumento dedicato al primo re romano è stato scavato nel foro a pochi metri dal Comizio e dal Lapis Niger

Il cuore antico di Roma batte sottoterra. In un ambiente ipogeo, nel bel mezzo del foro romano, è stato trovato un cenotafio. In altre parole, un monumento sepolcrale privo però di resti umani. Ma non si tratta di un ritrovamento qualsiasi. Quello individuato e scavato dagli archeologi è infatti un monumento dedicato a Romolo, il fondatore dell’Urbe, il primo sovrano di una città che, qualche secolo più tardi, avrebbe dominato l’Europa, il nord Africa e il medio Oriente, dall’Inghilterra fino all’Egitto. La scoperta ha fatto il giro del mondo e ha fatto sgranare gli occhi agli studiosi e agli appassionati di storia. L’antica opera è stata trovata nel foro della capitale, tra l’altro accanto al Comizio, cioè il cuore politico della Roma antica, vicino anche al Lapis Niger, ovvero la pietra nera storicamente collegata alla morte del primo re romano. Poi c’è la questione della datazione: il sarcofago scavato nel tufo del vicino Campidoglio, lungo circa 1 metro e 40, risalirebbe al VI secolo avanti Cristo. Dunque venne realizzato in un periodo successivo alla fondazione della città da parte di Romolo, una figura che gli storici collocano a metà strada tra la storia e la leggenda.

I dettagli sono stati illustrati nei direttamente dagli studiosi. E sulla pagina Facebook del Parco archeologico del Colosseo è stato pubblicato un post che la dice lunga sull’importanza della scoperta. «A distanza di circa un anno dall’avvio degli studi sulla documentazione prodotta da Giacomo Boni all’inizio del Novecento, che aveva consentito di ipotizzare la presenza nel Foro Romano, a pochi metri dal Lapis Niger e dal Comizio, di un Heroon dedicato al fondatore della città di Roma, le indagini archeologiche programmate dal Parco archeologico del Colosseo hanno portato ad una scoperta eccezionale – si legge nel post -. È infatti riemerso accanto al complesso della Curia-Comizio un ambiente sotterraneo con all’interno un sarcofago in tufo di circa m 1,40 di lunghezza, associato ad un elemento circolare, probabilmente un altare. Il sarcofago è stato scavato nel tufo del Campidoglio e dovrebbe pertanto risalire al VI secolo avanti Cristo. Il contesto ubicato al di sotto della scalinata di accesso alla Curia, realizzata negli anni Trenta del secolo scorso da Alfonso Bartoli, risulta evidentemente preservato per il suo stesso significato simbolico dalla sovrastante Curia e coincide con quello che le fonti tramandano essere il punto post rostra (dietro i Rostra repubblicani) dove si colloca il luogo stesso della sepoltura di Romolo. Non è un caso, che in asse con l’ambiente sotterraneo si trovi il Lapis Niger, la pietra nera indicata come luogo funesto perché correlato alla morte di Romolo».

 

Dario Budroni

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