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Rugiada Cadoni al centro di una mostra personale a Quartu Sant’Elena

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05/06/2024

L’inaugurazione dell’evento, curato da Roberta Vanali, il 5 giugno allo spazio espositivo dell’Ex Convento dei Cappuccini

Si terrà oggi, 5 giugno, un nuovo appuntamento all’insegna dell’arte. L’evento, che rientra nel progetto V-Art Quartu Exposition, si svolgerà all’Ex Convento dei Cappuccini che per l’occasione si trasforma in una grande spazio espositivo dedicao all’artista Rugiada Cadoni. Come ogni viaggio straordinario c’è sempre qualcuno in grado di guidarti verso la meta. Anche in questo percorso La mostra è curata da Roberta Vanali con l’allestimento di Davide Gratziu e la direzione artistica di Giovanni Coda.
La programmazione del progetto V-Art Quartu Exposition questa volta ha deciso di concentrarsi ulla produzione artistica di Rugiada Cadoni che porta all’attenzione del pubblico il suo progetto Phare-One al confine tra realtà e immaginazione. Non usa mezzi termini la curatrice nel definire la schizofrenica ricerca introspettiva dell’artista. Un’autrice «eclettica, anticonformista e provocatrice che si muove tra performance, pittura, fotografia e design. La scelta reiterata dell’elemento floreale, ricorrente e ossessivo, incarna la sacralità di un totem, la spiritualità della natura e la ricerca dell’armonia tra esseri viventi all’interno di una dimensione altamente caotica. Elemento espressivo che ha contraddistinto parte della produzione artistica che da Georgia O’Keeffe arriva a Felipe Cardena passando per Robert Mapplethorpe».
L’artista ha scelto di cambiare punto di vista trasferendo la visione che i fiori percepiscono di noi umani selvaggi e primitivi sulla tela. Sono «fiori dotati di sette petali, come i sette chakra, i sette colori dell’arcobaleno e le sette punte del diadema della Statua della Libertà, emblema fortemente iconico ormai parte della forte personalità dell’artista». A emergere è quindi «un occhio centrale, simbolo del primo chakra del corpo energetico che rappresenta la radice e si traduce in Phare One, ovvero il faro numero uno».
Come afferma Vanali «l’elemento archetipico del primo chakra è la terra solida e densa dalla quale attinge l’energia vitale e dove risiede quella dualità fatta di massimo potenziale spirituale ma anche di forza istintiva che alimenta e sostiene la natura».

L’approccio di Rugiada Cadoni si alterna in un mix di sensazioni apparentemente imprevedibili tra post punk, pop art e psichedelia. Un metodo« apotropaico e liberatorio, istintivo e irrazionale da una parte, ben calibrato dall’altra. La sua è una pittura che emerge nei più piccoli dettagli, pittura lenta eseguita come un mantra in punta di pennello. Capace di lasciare ampi spazi all’immaginazione». La pittura di Rugiada Cadoni è, come sostiene Vanali, «meditativa fatta di cromatismi squillanti e contrastanti nel tentativo riuscito di aprire dimensioni altre e offrire nuovi punti di riflessione sul mondo e sulle creature che lo abitano».

Riccardo Lo Re

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