Sabrina Muzi
Mondi immaginali
Nella ricerca di Sabrina Muzi si mescolano pratiche e mezzi diversi dando luogo all’espressione di un immaginario articolato e complesso che attinge al mondo della natura, alle conoscenze dell’antropologia ed etnologia, al ricco universo del simbolico e dell’archetipo. Elementi organici sono sovente parte di installazioni, performance e video, oppure diventano materia di ricerca per disegni, fotografie, libri d’artista.
La dimensione corporea e il dialogo con il paesaggio, inteso anche come “luogo” di relazione, si traducono in progetti che interagiscono con comunità o con residenti di uno specifico contesto culturale. In altri casi è il corpo stesso dell’artista che si fa veicolo di trasmissione di senso, oppure prende forma in invenzioni di figure ibride e metamorfizzate.
Sabrina Muzi inizia la sua pratica artistica agli inizi degli anni Novanta. Nel corso della sua attività ha realizzato interventi in contesti urbani, performance partecipative, lavori site specific, installazioni in ambienti naturali, progetti fotografici, disegni, video, alternando l’attività in Italia alla partecipazione a programmi di ricerca internazionali in giro per il mondo. Il suo lavoro è stato esposto in gallerie, musei, fiere d’arte, spazi pubblici, residenze d’artista e festival.