Scienza, biodiversità e sostenibilità: Il successo dell’edizione 2024 di M.A.R.E.
Un progetto che ha visto impegnato un team di diciassette ricercatori che hanno percorso oltre 2mila miglia per lo studio e la salvaguardia del Mediterraneo
L’evento conclusivo dell’edizione 2024 del progetto M.A.R.E., ospitato nella sede di Workness a Milano, ha rappresentato un momento significativo per celebrare i successi raggiunti e tracciare il futuro di un’iniziativa ormai consolidata come una delle più importanti nel monitoraggio dello stato di salute del Mediterraneo. Enrico Bertacchi, segretario della Fondazione CVC, nel presentare la serata ha evidenziato come il progetto abbia raggiunto una maturità tale da rappresentare un punto di riferimento nella ricerca marina, grazie al contributo di numerosi partner e patrocinatori. Ha ricordato in particolare il supporto fondamentale della Marina Militare, della Regione Sardegna e di aziende come Yamamay, founding partner, Shiseido, Fondazione Deutsche Bank Italia, Workness e Toio, che hanno creduto nel progetto e contribuito a renderlo una realtà di successo. L’edizione 2024 è stata caratterizzata da una navigazione di oltre 2mila miglia nel Mediterraneo occidentale, con tappe in città chiave come Barcellona, Marsiglia e Ajaccio. A bordo del catamarano del progetto, un team di diciassette ricercatori ha raccolto dati di straordinaria importanza, tra cui 61 avvistamenti di fauna marina e campioni di DNA ambientale e zooplancton. Questi ultimi sono stati utilizzati per condurre studi avanzati sulla biodiversità e sull’inquinamento, elementi cruciali per comprendere lo stato di salute degli ecosistemi marini. Durante la serata, Benedetta Villa, rappresentante di One Ocean Foundation e responsabile scientifico del progetto, ha illustrato i risultati ottenuti non solo nell’edizione appena conclusa ma anche nelle precedenti, sottolineando l’impatto significativo che i dati raccolti hanno avuto su diverse pubblicazioni scientifiche. Un momento particolarmente atteso dell’evento è stato l’annuncio dell’edizione 2025, che rappresenterà un ulteriore passo avanti per il progetto. Il catamarano del M.A.R.E. si spingerà verso le acque della Grecia e della Turchia, completando di fatto la mappatura della parte navigabile del Mediterraneo. Questa espansione rappresenta non solo un’opportunità per raccogliere nuovi dati scientifici, ma anche un’occasione per rafforzare la rete di collaborazione internazionale dedicata alla salvaguardia del Mediterraneo, con un focus specifico su biodiversità, sostenibilità e cooperazione tra paesi. Enrico Bertacchi ha inoltre annunciato che, a partire dal 2025, il progetto adotterà una pianificazione triennale, ripercorrendo ciclicamente gli stessi itinerari. Questo approccio garantirà un monitoraggio più ampio e continuo, offrendo maggiori opportunità per ampliare la portata degli studi scientifici condotti a bordo. La serata ha dunque rappresentato molto più di un momento celebrativo: è stata l’occasione per fare il punto sui risultati scientifici, consolidare la rete di partner coinvolti e ribadire l’impegno collettivo verso la protezione e la valorizzazione del Mediterraneo. M.A.R.E. non è solo un progetto di ricerca, ma un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni, aziende e scienziati, e un invito a unire le forze per il futuro del nostro mare.
Davide Mosca