Il progetto è stato presentato a Loiri Porto San Paolo con il titolo”Riportami al mare” e ha visto protagonisti diverse istituzioni del territorio

L’esigenza è quella di proteggere l’immenso patrimonio naturalistico della Sardegna. Comprese la sabbia, le conchiglie, le pietre. Ogni anno, a volte inconsapevolmente, milioni di turisti tentano di portare con sé, spesso riuscendoci, souvenir dell’isola più bella del mondo danneggiando però irrimediabilmente gli arenili. La problematica è stata nuovamente portata alla luce grazie al progetto “Riportami al Mare” che è stato presentato il 31 maggio scorso nella Piazzetta di Porto San Paolo, con l’Isola di Tavolara sullo sfondo. Oltre sei tonnellate di rocce, sabbie e conchiglie confiscate ai turisti all’Aeroporto di Olbia sono state restituite agli arenili della Sardegna. Questo è il risultato della seconda edizione del progetto nato nel 2019 grazie alla collaborazione tra Geasar S.p.A., il Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo, l’ENAC, il Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale e l’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione Autonoma della Sardegna. Presenti all’incontro stampa i vari rappresentanti istituzionali, tra cui Massimo Canu, Presidente dell’Area Marina Protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo; Silvio Pippobello, Amministratore Delegato di Geasar e Sogeaal, Francesco Lai, Sindaco di Loiri Porto San Paolo, Rita Deretta, Sindaco di San Teodoro, il Capitano Carlo Lazzari della Guardia di Finanza di Olbia e Maurizio Condoleo, Responsabile della Sezione Operativa Territoriale di Olbia dell’Agenzia delle Dogane che hanno raccontato anche il successo della prima edizione nel corso della quale sono state restituite alla natura oltre dieci tonnellate di materiali. La seconda edizione, comebenspiegato dai relatori presenti, è stata caratterizzata, invece, da un lavoro più accurato e dettagliato di classificazione che ha impegnato i biologi dell’Area Marina Protetta di Tavolara che in questo modo, per quanto possibile, hanno fornito le indicazioni utili per la corretta reimmissione negli ambienti di provenienza. Il progetto “Riportami al Mare” include una campagna di comunicazione dedicata, con pannelli informativi e un video trasmesso sui monitor dell’aeroporto e sui social media dei partecipanti, per sensibilizzare i passeggeri in arrivo all’Aeroporto di Olbia sull’importanza della protezione e conservazione delle coste.
“Riportami al Mare” fa parte delle iniziative dell’Aeroporto di Olbia per la sostenibilità ambientale, in linea con il piano di sostenibilità aziendale, che comprende eventi e campagne di sensibilizzazione rivolte ai passeggeri e alla comunità locale sulla conservazione dei mari e della biodiversità.

Davide Mosca

You May Also Like