SKA, uno sguardo oltre le stelle
In Australia e Sudafrica si costruisce il telescopio astronomico più potente al mondo
L’uomo ha sempre guardato il cielo sperando di scoprire qualcosa di più sulla propria storia e, sempre più spesso, anche sul proprio futuro. Ma la nostra vista naturale non può competere con l’immensità del cosmo: per questo ci servono occhiali molto potenti! E mentre alcuni già studiano l’orizzonte cosmico grazie a telescopi di ultima generazione, altri stanno costruendo un telescopio così potente da raggiungere – forse – persino i confini dell’universo conosciuto. Si chiama SKA (Square Kilometer Array) ed è un avanzatissimo radiotelescopio per sondare lo spazio profondo attualmente in costruzione. Il progetto iniziale è stato avviato agli inizi degli anni ’90, con la prima fase di costruzione completata nel 2020 e la seconda prevista entro il 2030. I lavori sono gestiti dalla SKA Organisation, un’organizzazione intergovernativa fondata per promuovere la collaborazione globale nel campo della radioastronomia, e comprende un team di scienziati ed esperti provenienti da 10 paesi, tra cui dall’Istituto Nazionale di Astrofisica in Italia.
Il progetto dello SKA si articola in due sezioni principali: lo SKA1 Mid, attualmente in costruzione in Australia e in Sud Africa, e lo SKA2, ancora in fase di preparazione e prevista per il 2030. Entrambe le componenti del telescopio sono formate da migliaia di antenne, distribuite su un’area di circa 3mila km². Questo permetterà al telescopio di avere un’area di raccolta complessiva di circa un chilometro quadrato e di essere fino a 50 volte più sensibile rispetto ad altri strumenti di rilevazione astronomica. SKA sarà così in grado di percepire e catturare una gamma molto ampia di frequenze e, grazie alla sua potenza di calcolo, sarà in grado di raccogliere dati radio con risoluzione e sensibilità senza precedenti. Ciò aiuterà gli scienziati a comprendere meglio i processi che hanno portato all’evoluzione dell’universo e a risolvere alcuni dei misteri ancora irrisolti, come la struttura della materia oscura, la fisica dei buchi neri e altre importanti questioni della cosmologia e dell’astrofisica. Qualunque cosa ci aspetti nello spazio, molto presto saremo in grado di vederla.
Francesco di Nuzzo