Un giorno non troppo lontano, potremmo vedere due barche italiane dominare i mari in Coppa America. Accanto alla storica Luna Rossa, un altro nome leggendario si prepara a solcare le onde: Ferrari. Sì, proprio il Cavallino Rampante, emblema indiscusso della velocità su quattro ruote, è pronto a scendere in acqua con un progetto che promette di rivoluzionare il mondo della vela. E al timone, in tutti i sensi, ci sarà un fuoriclasse della navigazione: Giovanni Soldini. L’annuncio, arrivato lo scorso gennaio, ha fatto tremare sia gli appassionati di motori che quelli del mare. A ufficializzarlo sono stati lo stesso Soldini, scelto come Team Principal, e John Elkann, presidente di Ferrari, che ha dichiarato: “Stiamo per intraprendere un viaggio entusiasmante che amplierà la nostra anima racing. Con questa nuova sfida agonistica, motivati dalla nostra capacità innovativa e dall’impegno per la sostenibilità, ci spingeremo oltre gli attuali confini.” Non è un semplice esperimento. Ferrari entra nel mondo della vela con la stessa ambizione che l’ha resa leggenda in Formula 1. L’obiettivo è chiaro: sviluppare una barca foil di circa 100 piedi (quasi 30 metri), pensata per abbattere ogni record, a partire da quello del giro del mondo in solitario. L’imbarcazione, attualmente in costruzione in un cantiere toscano top secret, verrà svelata entro metà maggio. Il varo, invece, è previsto per il 2026. Il cuore del progetto è tutto nella sinergia tra il DNA racing di Maranello e la competenza oceanica di Soldini. Dopo anni di traversate estreme e record sul filo dell’impossibile, il navigatore milanese porta con sé una visione concreta e un team collaudato. Ma è l’incontro con la tecnologia Ferrari che promette la vera rivoluzione: ingegneria d’avanguardia, materiali leggeri e performanti, studio aerodinamico e soluzioni sostenibili pensate per impattare anche il futuro delle auto sportive. Non solo velocità. Il nuovo corso Ferrari a vela ha tra le sue colonne portanti anche la sostenibilità. In linea con i più recenti sviluppi del Cavallino, il progetto punta a ridurre al minimo l’impatto ambientale, sperimentando nuove soluzioni energetiche e materiali green. Sarà un laboratorio galleggiante, dove ogni dettaglio sarà ottimizzato per un equilibrio perfetto tra performance e rispetto del pianeta. Soldini, con l’entusiasmo contagioso che lo contraddistingue, lo racconta così: “Stiamo lavorando a un progetto importante e all’avanguardia, con un potenziale tecnologico strabiliante. Partecipare alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni innovative e rispettose del nostro pianeta con un team eccezionale è davvero un’esperienza unica.” Maranello guarda dunque oltre l’asfalto e punta all’orizzonte. Non per una comparsata, ma per una missione: dimostrare che la passione per la velocità può cambiare forma, adattarsi al mare, e continuare a emozionare. Dopo aver infiammato i circuiti del mondo, Ferrari vuole ora cavalcare le onde e scrivere una nuova pagina nella sua epica storia. Il conto alla rovescia è iniziato. E mentre il monoscafo prende forma, l’attesa cresce. Perché quando il Cavallino Rampante decide di scendere in campo – o in acqua – lo fa per lasciare il segno. E questa volta, potrebbe essere un solco profondo tra le onde degli oceani.
Davide Mosca
