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Spiderman? Ha il volto di Mattia Villardita

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01/02/2022

Premiato da Sergio Mattarella il 29enne che fa volontariato per i piccoli pazienti del Gaslini di Genova

Sergio Mattarella ha consegnato lo scorso novembre il Cavalierato della Repubblica a Mattia Villardita, il 29enne che vestito da Spiderman fa un’azione di volontariato a partire dai piccoli pazienti dell’ospedale Gaslini di Genova. È un trentenne con l’aria del bravo ragazzo il supereroe che togliendosi la maschera da Spiderman sorride anche piuttosto emozionato. Se gli chiedete che lavoro fa risponde: «Un lavoro normale nel porto di Vado Ligure, sono addetto ai controlli degli ingressi della merce. Ma sono stato per lungo tempo un paziente.»

A causa di una malformazione congenita si sottopone a ben 15 interventi, che lo costringono a lunghe degenze nelle corsie degli ospedali fino ai suoi 22 anni, ma siccome a tutti serve davvero un supereroe a 24 anni compra il costume da Spiderman, dando corso a una lunga serie di incontri coi piccoli pazienti del Gaslini di Genova. Questa decisione maturata in un contesto pubblico risuona ad altre realtà ospedaliere e Mattia Villardita, savonese di origini siciliane, oggi mette la sua personalità al servizio di cure importanti e delicate.

Aumenta la sua notorietà davanti ai giudici commossi della trasmissione televisiva Tù sì que vales, che nello scorso ottobre dopo il racconto della sua storia, lo promuovono a pieni voti: «Io ho comprato l’abito, il resto lo ha fatto il cuore» – ammette. Non ha paura delle sue fragilità il giovane che decide di consegnare il suo tempo libero ai medici e, pensando ai giorni interminabili della sua convalescenza, immagina che vedere arrivare Spiderman dalla finestra di un ospedale sia un bel modo di ingannare la paura per un bambino che fa i conti con la malattia. «Sono secondogenito di una famiglia che ci ha messo davvero tanto amore nei miei lunghi giorni d’ospedale, – racconta Spiderman – sono stati loro la rete che mi ha impedito di cadere, loro mi hanno aiutato, standomi accanto, a crescere nella mia parte più umana.»

Insignito del Cavalierato della Repubblica da Sergio Mattarella, l’onorificenza viene decisa dagli esponenti di ben 35 cariche istituzionali e, sancita dal 29 dicembre 2020 è stata poi ritirata nel novembre 2021. Mattia Villardita entra come per magia dalle finestre dei vari ospedali usando strutture per l’elevazione messe a disposizione da Vigili del fuoco, Polizia o Carabinieri; le forze di pubblica sicurezza si lasciano coinvolgere volentieri dal pioniere visionario che porta allegria in maniera indiscriminata e non convenzionale in città come Milano, Savona o Roma.

Sempre rincorso dagli sponsor, che tende a snobbare, e armato dell’energia contagiosa per sconfiggere i demoni, così a mani nude e senza associazioni alle spalle, Mattia è oggi il volto italiano di quell’eroe della Marvel che insieme a suoi amici, anche loro mascherati da altri supereroi, gira per le strutture sanitarie per un’animazione di cui a riconoscere la valenza terapeutica sono prima di tutto gli addetti ai lavori. «Certo mi è capitato di diventare l’amico di un bambino la cui sentenza dichiarata era “inguaribile” e invece oggi è una bellissima storia a lieto fine. Ma gli unici veri supereroi sono loro, i bambini – dice Mattia Villardita – che ogni giorno combattono contro la sofferenza.»

Spiderman, forte del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito “per altruismo e le fantasiose iniziative con cui contribuisce ad alleviare le sofferenze dei più giovani pazienti ospedalieri”, lancia ragnatele immaginarie in grado di scardinare ogni evidenza. «Le istituzioni mi riconoscono un potere e così essere un cavaliere ha un bel colore, quello della rivincita sulla bruttura del mondo. – confida con estrema umiltà Mattia – E quando mi chiedono perché continuo la mia risposta è sempre la stessa: perché funziona, semplice, lo dicono i medici. Quindi finché riuscirò ad entrare nel costume di Spiderman, aspettando di diventare più vecchio, io continuerò.»

A dare il contributo definitivo ci ha certamente pensato internet, croce e delizia di questi nostri strani tempi, ma quella tuta, colorata e aderente, suggerisce quanto a sbancare sul piano della vita reale sia la fantasia e quanto sia un elemento nodale in grado davvero di liberare l’uomo. «I miei genitori, – prosegue Mattia Villardita – che non sono per niente social, sono sorpresi dell’onda di affetto, dalle manifestazioni di stima e da come riesca a farmi ascoltare a livello così pervasivo e transgenerazionale, ed è la parte divertente e misteriosa anche per me.»

Guardare Spiderman è un po’ starsene alla finestra ad osservare questi nostri tempi pieni di intelligenza e ambivalenze ma Mattia Villardita sovverte l’emozione dei giudici di gara nella quarta puntata di Tù sì que vales quando invitandoli a chiudere gli occhi chiede di immaginare il loro supereroe preferito; poi aggiunge che quello che stanno vedendo è proprio quello che sono pronti ad essere.

Anna Maria Turra

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