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Tartarughe marine: record di nidificazioni in tutta Italia

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16/08/2021

I numeri di Legambiente parlano chiaro: nei primi mesi estivi sono stati censiti ben 179 nidi dal Veneto alla Sicilia

Le trovano impigliate nelle reti da pesca. Oppure ormai senza vita dopo aver mandato giù grossi ami, lenze e buste di plastica. Quando si parla di tartarughe marine le notizie sono quasi sempre negative. Stavolta, invece, da Legambiente arriva finalmente una storia positiva: nelle ultime settimane è stato infatti registrato un vero e proprio record di nidificazioni di Caretta caretta. Almeno 179 gli eventi censiti a spasso per l’Italia, dal Veneto alla Sicilia.

La regione con il maggior numero di nidi è la Calabria: 61. A seguire ci sono poi Campania e Sicilia con 43, Puglia con 11, Lazio con 8, Sardegna e Toscana con 5, Basilicata con 2 e Veneto con 1. Mai così tante nidificazioni registrate nei primi mesi d’estate. Basti pensare che nel 2020, a fine stagione, ne erano state contate 250. A giocare un ruolo da protagonista è il Cilento, che si conferma come una delle aree preferite dalle mamme tartarughe con 27 nidi tra Castellabate e Centola-Palinuro. E nel frattempo crescono anche le adesioni degli stabilimenti balneari alla nuova iniziativa di Legambiente Lidi amici delle tartarughe marine: sono circa 500 gli stabilimenti su cui sventola la bandiera che ne riconosce l’impegno nell’adozione di regole tartafriendly, come la pulizia manuale delle spiagge o la riduzione dell’inquinamento acustico e luminoso nelle ore notturne.

«Gli stabilimenti balneari si stanno rivelando luogo strategico per sensibilizzare turisti e bagnanti, ma anche sentinelle preziose per la tutela delle tartarughe, segnalando in prima persona la presenza dei nidi e rendendosi protagonisti di azioni di pronto intervento insieme ai nostri volontari, in un’estate singolare per numero ed estensione delle nidificazioni finora censite – sottolinea Stefano Di Marco, coordinatore dell’Ufficio Progetti di Legambiente –. Basti ricordare quella avvenuta a Jesolo qualche settimana fa, la più a nord mai registrata nel Mediterraneo, in una località che ospita milioni di visitatori ogni anno: segnale, certamente, di quanto l’aumento delle temperature legato ai cambiamenti climatici influenzi l’ampliamento dell’areale di nidificazione della Caretta caretta e, d’altra parte, di quanto sia fondamentale intensificare l’azione di tracciamento dei nidi che, grazie all’ampia rete attivata sui territori da Legambiente, da Nord a Sud vede mobilitarsi sempre più persone per la salvaguardia di questa specie in pericolo». Un’azione capillare di grande importanza che, a cominciare dal mese di giugno, ha potuto contare anche sul contributo fondamentale di numerosi cittadini che hanno segnalato la presenza di tracce o di piccoli di tartaruga sulle spiagge italiane grazie al nuovo servizio SOS tartarughe marine attivato da Legambiente. È infatti possibile contattare l’associazione durante tutta la stagione estiva inviando un messaggio WhatsApp o un sms al numero 349 2100989.

 

Dario Budroni

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