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The 72 Hour Cabin – l’isola del riposo si trova in Svezia

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02/01/2020

Secondo la ricerca condotta dall’Università di Stoccolma, lo stress dei 5 partecipanti al progetto si è ridotta del 70% grazie a The 72 Hour Cabin.

L’isola del riposo esiste, e si trova nella regione di Dalsland, situata a ovest della Svezia. L’oasi si chiama Henriksholm, che sul Lago Ånimmen diventa il posto ideale per isolarsi dal mondo e immergersi nella natura incontaminata. Per 72 ore tutto questo è possibile grazie a West Sweden Tourist Board e Visit Sweden, che sono gli organizzatori di questa esperienza che è molto più di una vacanza.

Pensando alla Svezia, è davvero difficile discostarsi da un’immagine idilliaca, formata da ampie distese di boschi e da bacini d’acqua che si presentano lungo il cammino. Il tutto sostenuto da delle catene montuose massicce. Questo posto magico, dove il tempo sembra essersi fermato, è stato al centro di una ricerca particolare presentata nel 2017 dall’Università di Stoccolma.

L’ipotesi di partenza riguarda la qualità della vita in Svezia, che negli anni ha mantenuto degli ottimi risultati tra i valori raccolti dal Better Life Index. Tra questi, spicca in assoluto quello ambientale, che, frutto anche delle diverse scelte politiche attuate nel corso degli anni, è tra gli indicatori che influiscono sul benessere della comunità. Un ambiente pulito, florido e ricco di grandi risorse naturali può determinare una diminuzione dello stress e un aumento dell’attività fisica.

È sul primo punto che la ricerca universitaria ha dato i suoi primi frutti. Questo grazie a cinque persone che sono stati a The 72 Hour Cabin per tre giorni, soggiornando all’interno di cabile di vetro costruite su misura e prendendo parte ad attività all’aria aperta. Ciò che li accomuna è un lavoro stressante, dal tassista al poliziotto fino al responsabile delle comunicazioni radiotelevisive. Un motivo in più per allontanarsi dalla vita frenetica della città e raggiungere la meta naturale per eccellenza, lontano da ogni genere di distrazioni. In più, questa vacanza può anche incidere sulla salute, come dimostrano i valori iniziali e quelli sondati al termine del soggiorno. I partecipanti allo studio hanno infatti sostenuto diversi esami prima di affrontare le 72 ore immerse nella natura, dove i pensieri, sensazioni, valutazioni di ogni tipo sono stati raccolti da ognuno di loro in un diario giornaliero.

«Questa mattina quando ho aperto gli occhi, la prima cosa che ho visto è stato il lago e gli alberi e mi sono reso conto che sono davvero qui, e non è un sogno! Ho continuato a fissare il paesaggio per un lungo periodo di tempo prima di trascinarmi fuori dalle coperte». Sono le parole di chi, come Baqer Keshwani, ha provato stupore di fronte a un panorama impressionante a Dalsland.

Risultato? I livelli di stress sono gradualmente diminuiti fino a un massimo del 70%, così come la pressione arteriosa sistolica (da 128 mmHg a 117 mmHg) e la frequenza cardiaca (da 70 bmp a 60 bmp). Ad aumentare è invece il livello del benessere che, da una scala da 1 a 4, ha mantenuto una media tra 3,2 a 3,8. Nel corso della permanenza al The 72 Hour Cabin, a colpire è non solo il contatto con la natura, che dal primo momento è cresciuto vistosamente, ma anche un aumento della creatività, due aspetti che evidenziano i grandi benefici di questa esperienza di vita.

«Sono davvero sorpreso del risultato – afferma Walter Osika, professore associato del Karolinska Institutet – Dimostra che uno stile di vita “vicino alla natura” può condizionare sul benessere delle persone. Su una scala di stress di 10 punti, i livelli di stress del partecipante sono diminuiti da 5,3 a 1,7 punti, il che è qualcosa di notevole».

Riccardo Lo Re

Credits: Jonas Ingman, Anna Lena Lundqvist, Maja Flink

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