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Il Time in Jazz compie 35 anni e si ispira all’arcobaleno per omaggiare tutte le diversità

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02/05/2022

Tra i nomi di punta, in programma nel nord dell’Isola dal 7 al 16 di agosto, Archie Sheep, Avishai Cohen, Mathias Eick, Ounou Sangarè e Tosca

La trentacinquesima edizione del Time in Jazz sarà speciale. Le sfumature dei colori dell’arcobaleno, infatti, inonderanno il festival che quest’anno sarà dedicato al tema delle diversità e alla pace. Tutti i dettagli dell’evento, creato dal musicista Paolo Fresu, sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa a Bologna, nella sede del Cassero LGBTI+Center. Presenti lo stesso Fresu, Franco Grillini, presidente onorario di Arcigay, Oderso Rubini per l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, e i registi Gianfranco Cabiddu, Michele Mellara e Alessandro Rossi.

Appuntamento dal 7 al 16 agosto con i concerti programmati in quattordici comuni del nord Sardegna: Arzachena, Banari, Bortigiadas, Buddusò, Budoni, Consorzio Puntaldia, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Mores, Oschiri, Porto Rotondo, San Teodoro, Telti, Tempio Pausania e Tula. Tra i big il sassofonista americano Archie Sheep, stella del Jazz mondiale da più di sessanta’anni che già due anni fa doveva essere a Berchidda e poi la cantante maliana Oumou Sangarè, Mathias Eick trombettista norvegese e l’israeliano Avishai Cohen. Tra gli italiani sono da segnalare Tosca che omaggerà De Andrè nell’ormai tradizionale concerto di Lagnata a Tempio Pausania e poi Joe Barbieri, Stefano De Battista con il suo progetto dedicato ad Ennio Morricone. Ci sarà poi lo spazio per tante altre attività come le presentazioni di libri e novità editoriali, laboratori per bambini, mostre, e la consueta rassegna di film e documentari curata dal regista Gianfranco Cabiddu.

A spiegare il tema del Festival, “Raimbow”, lo stesso Paolo Fresu: «Il jazz nasce dalle diversità. Non ci fossero state le migrazioni verso le Americhe dei primi del secolo scorso non si sarebbe creato quel crogiuolo di razze che ha dato vita a uno stile musicale che ha rivoluzionato e arricchito il Novecento. E, richiamando l’articolo 3 della Costituzione (“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”) e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”), abbiamo deciso di dedicare a questo tema l’edizione numero trentacinque del festival Internazionale Time in Jazz. Lo raffiguriamo graficamente con i meravigliosi colori del Rainbow, l’arcobaleno multietnico che rappresenta quella bandiera libertaria dell’identità di gǝnǝrǝ oggi anche simbolo di pace e di fratellanza». Il programma completo del Festival è disponibile sul sito del Time in Jazz.

Davide Mosca

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