Tomba dei Giganti Li Mizzani, le tracce del passato
A Palau è presente un pezzo della civiltà preistorica. Una piccola costruzione che mantiene le forme della tradizione nuragica
La storia in Sardegna ha un volto. Un’identità definita dal tempo e dall’uomo, conservate con cura da un ambiente che è riuscito a mantenere pressoché intatte le sue impronte. Girando l’isola si può davvero trovare di tutto, come se le varie epoche si fossero in qualche modo compresse attorno a questo spazio, desiderosi di mostrarsi al mondo. A Palau si può trovare, per esempio, una tomba dei giganti in ottime condizioni: Li Mizzani. Una costruzione che si trova a pochi passi dal paese, e che rispecchia appieno la fisionomia e lo stile di questa camera funeraria. Se non fosse per un unico particolare: le sue dimensioni contenute, con una lunghezza di circa di sette metri.
La storia
Questo complesso ha delle origini antiche, essendo stato costruito attorno al 1500 e il 1200 a.C. usando la cosiddetta tecnica a filari. Il monumento volge verso est ed è composto da un corridoio funebre a forma rettangolare che si conclude con una sorta di lastra in pietra ad arco. Ma quel che colpisce di più è la parte esteriore della Tomba dei Giganti Li Mizzani, che come tutte le altre rispecchia una simbologia ben precisa appartenente alla civiltà nuragica. Guardandola dall’alto si mostra con tutta evidenza il profilo della testa di un toro, che durante la civiltà nuragica era l’incarnazione della forza e della fertilità. Ma tornando per un attimo a terra l’occhio noterà senza dubbio questa stele alta circa tre metri, circondata da delle lastre più piccole – la cosiddetta esedra – che creano dei lineamenti simili a un arco. Al centro è presente un piccolo varco che, a differenza delle altre tombe dei giganti, è stato realizzato partendo all’interno, come si vede nello smussamento che si vede solo nella parte posteriore dell’edificio.
Info utili
Nel corso del tempo sono stati effettuati numerosi scavi in modo da far emergere ulteriori elementi interessati sulla comunità che risiedeva a Palau. In quell’occasione – parliamo degli anni Settanta – furono ritrovate all’interno della camera funeraria alcuni resti di ossa umane, insieme a dei frammenti di oggetti antichi come le ceramiche. La Tomba dei Giganti Li Mizzani è inoltre parte di un percorso naturalistico che offrirà l’occasione di spostarsi lungo la via della storia, guardando da vicino non solo la tomba di Sajacciu, considerata una delle più voluminose presenti in Sardegna, ma anche la Chiesa campestre di san Giorgio.
Riccardo Lo Re