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Tra antico e modernità il fascino eterno degli etruschi

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21/10/2024

La mostra è curata da Lucia Mannini, Anna Mazzanti, Giulio Paolucci e Alessandra Tiddia

Dal 7 dicembre 2024 al 16 marzo 2025, il Mart di Rovereto ospiterà la prima tappa di Etruschi del Novecento, una mostra che celebra l’influenza della civiltà etrusca sull’arte moderna e contemporanea del XX secolo. Questo grande progetto espositivo, realizzato in collaborazione con la Fondazione Luigi Rovati di Milano, esplorerà il fascino e la riscoperta degli Etruschi attraverso opere d’arte, reperti archeologici e documenti storici. La mostra proseguirà poi a Milano, presso la Fondazione Luigi Rovati, dal 2 aprile al 3 agosto 2025, offrendo al pubblico una visione complementare del fenomeno. Curata da Lucia Mannini, Anna Mazzanti, Giulio Paolucci e Alessandra Tiddia, Etruschi del Novecento mette in scena un dialogo tra capolavori dell’arte moderna e antichi reperti etruschi. Con oltre 200 opere esposte, la mostra attraversa pittura, scultura, arti decorative e fotografia, svelando le tracce di una fascinazione che, a partire dal ritrovamento dell’Apollo di Veio nel 1916, ha influenzato profondamente artisti e intellettuali. La cosiddetta “rinascenza etrusca” ha dato vita a una vera e propria “etruscomania”, culminata in eventi internazionali come le grandi esposizioni del 1955 e del 1985, che hanno consacrato l’immaginario etrusco anche fuori dall’Italia. Il Mart di Rovereto, da sempre attento a mettere in dialogo diverse epoche storiche, ospiterà la prima tappa di questa esposizione, che si sviluppa in un percorso tematico grazie a prestiti prestigiosi da musei come la Galleria Nazionale di Roma, il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, e il Musée Picasso di Parigi. Opere di artisti come Massimo Campigli, Marino Marini, Pablo Picasso, Alberto e Diego Giacometti, Michelangelo Pistoletto, Mario Schifano e molti altri si affiancheranno a reperti archeologici provenienti dai più importanti musei italiani, creando un’esperienza visiva coinvolgente e scenografica curata da Officina delle Idee di Torino. La seconda tappa, presso la Fondazione Luigi Rovati a Milano, riproporrà il percorso espositivo con un focus esclusivo sugli artisti italiani. Qui, la mostra si snoderà su due piani del museo, accanto alla collezione permanente, e includerà alcune opere inedite della collezione di arte moderna e contemporanea della Fondazione, confermando l’identità eclettica dell’istituzione milanese. Etruschi del Novecento non si limita a tracciare similitudini stilistiche tra l’arte etrusca e quella del XX secolo, ma si fonda su documenti, dichiarazioni e testimonianze degli artisti stessi. Figure come Gabriele d’Annunzio hanno contribuito alla mitizzazione della civiltà etrusca: il poeta, con opere come La città morta, ambientò le sue storie in un mondo di ombre e reperti, contribuendo a diffondere un interesse che avrebbe influenzato artisti e designer per decenni. Tra i più affascinati, nomi di spicco come Alberto Giacometti, Andy Warhol e registi del calibro di Alfred Hitchcock, per citarne solo alcuni. Gli Etruschi, con il loro stile “primitivo” e non classico, diventarono fonte d’ispirazione per artisti che cercavano un linguaggio espressivo differente e originale, lontano dalle rigide regole estetiche del classicismo greco e romano. Questo fascino si riflette anche nell’arte applicata e nel design, come dimostrano gli oggetti in mostra: ceramiche nere di bucchero, terracotte dipinte, metalli lavorati e pitture parietali che rievocano la maestria degli antichi artigiani. Il progetto sarà accompagnato da un catalogo edito da Johan & Levi Editore, con saggi curati dai curatori della mostra e contributi di importanti studiosi tra cui Matteo Ballarin, Fabio Belloni, e Maurizio Harari. Il catalogo arricchirà ulteriormente l’esperienza della mostra, offrendo approfondimenti sulle opere e sui temi trattati. “Tutto il Novecento – ha dichiarato Vittorio Sgarbi, Presidente del Mart è percorso da una ‘febbre etrusca’ che va da Martini a Serafini e che indica un percorso non classico, ma espressionistico, deformante dell’arte del Novecento, una vera e propria estetica della deformazione senza tempo.” Le sue parole sottolineano come la cultura etrusca abbia rappresentato una fonte d’ispirazione continua per gli artisti moderni, spingendoli verso nuove forme di espressione.
“Abbiamo accettato con entusiasmo questa collaborazione con il Mart – ha aggiunto Giovanna Forlanelli, Presidente della Fondazione Luigi Rovati – che consolida la nostra costante ricerca di dialoghi fra il mondo etrusco e gli artisti che nel tempo ad essa si sono ispirati.” Un’affermazione che evidenzia l’importanza di esplorare connessioni tra passato e presente, arricchendo la narrazione culturale e artistica contemporanea. Etruschi del Novecento sarà una mostra imperdibile per chi vuole esplorare la ricca influenza della civiltà etrusca sull’arte del XX secolo. Attraverso un dialogo tra passato e presente, antico e moderno, il progetto espositivo metterà in luce un fenomeno culturale che ha segnato profondamente il secolo breve, risvegliando un’antica civiltà e portandola al centro della scena artistica contemporanea.

Davide Mosca

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