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Ulysse Nardin e Milo Manara – il tempo dell’eros

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14/08/2019

Una collezione di Ulysse Nardin in collaborazione con il grande disegnatore veneto accende la passione (in tutti i sensi)

Il rapporto che lega un appassionato ai propri orologi è spesso intenso e intimo. Un rapporto che, come sa chi lo vive, è in certi casi molto simile a un rapporto d’amore, con sfumature erotiche.

Gli orologi erotici

Una dimensione carnale del rapporto uomo-orologio, che trova una sua declinazione parallela nel filone degli orologi erotici, una parte importante della storia dell’orologeria.

Da Blancpain ad Andersen Gèneve, da Jacob & Co. a Ulysse Nardin, l’orologeria erotica è appannaggio di chi è in possesso di maestria tecnica, sapienza artistica, unicità di tradizione.

Spesso in controtendenza rispetto a certi codici morali, questi orologi sono stati talvolta vietati o confiscati, ma molti di essi hanno trovato la loro strada sul mercato nel corso dei secoli.

Secondo la casa d’aste Antiquorum, i primi tipi di orologi erotici furono creati per il mercato cinese, con i più lussuosi realizzati per l’Imperatore e il suo seguito.

Durante il 18esimo secolo comparvero gli automi che davano vita all’erotismo figurativo.

Si trattava di orologi sofisticati, squisiti e rari, spesso ornati d’oro, oggi molto ricercati dai collezionisti.

Il filone dell’orologeria a luci rosse, negli anni non si è esaurito ma ha continuato a scorrere come un fiume carsico nel mondo delle lancette, affiorando qua e là in creazioni ad alto tasso di eros.

La firma di Ulysse Nardin

Creazioni, gli orologi erotici, legate tra loro da un denominatore comune: l’eccellenza delle Maison che le hanno proposte.

Ulysse Nardin ha punteggiato la propria storia con alcune creazioni hot, che hanno trovato nell’automa la soluzione più “calda” per trasferire al polso tutta la passione dell’atto d’amore.

Tra esse, l’Hourstriker Erotica Jarretière del 2015, dove uno sfondo veneziano incorniciava i due amanti focosi; o il più recente Classic Voyeur, presentato al SIHH 2018, con un’ambientazione nella Francia barocca e l’introduzione, a fianco dell’atto sessuale, dell’elemento del voyeurismo.

Anche nel 2019, il SIHH si è confermato il contesto ideale, per la Maison di Le Locle, per dare sfogo a questa sua dimensione hot.

Il maestro Milo Manara

Quest’anno, a Ginevra, Ulysse Nardin si è legata a un mito dell’erotismo come Milo Manara per realizzare e presentare il nuovo Classico Manara.

È una serie di 10 orologi della linea Classico in oro rosa e 10 in acciaio, ciascuno con un disegno differente basato sulle illustrazioni di Manara degli incontri sottomarini tra una donna, Nadia, e una sirena, Ulyssa.

La storia dipinta su ciascun quadrante narra del loro amore saffico consumato sotto le onde, in un luogo in cui il tempo non ha influenza.

Per ciascuno dei 10 orologi di entrambe le referenze saranno realizzati 10 esemplari, portando così il totale della collezione a 200 pezzi.

Gli artigiani di Ulysse Nardin hanno lavorato per circa 50 ore per miniaturizzare sui quadranti ciascun disegno di Manara, su una superficie circa dieci volte più piccola dei dipinti originali.

Dettagli da miniatura

Ciò che fa la differenza è la perfezione dei dettagli. Dal blu del mare alla barriera corallina, dal colore delle labbra delle donne ai gioielli della sirena, tutto è stato dipinto a mano con un pennello della larghezza di una ciglia.

La potenza e la grazia dell’eros sono state affidate al tratto inconfondibile del maestro veronese, oltre che alla leggerezza cromatica e alla raffinatezza delle finiture messe in campo dagli artigiani di Ulysse Nardin.

Il risultato è un segnatempo artistico, per nulla volgare, capace di risvegliare istinto e desiderio con una sensualità unica ed esibita che sfida la mortalità.

Esemplare, in questo senso, è il commento di Manara: “L’orologio è uno strumento che si presta in modo particolare a questo tema, perché nell’erotismo risiede l’eternità”.

Davide Passoni

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