Ernesto Macera Mascitelli ha scalato a tempo di record due impegnative vette dell’Annapurna.

Lo stendardo del Comune di Olbia sventola sulle vette dell’Himalaya. Ce lo ha portato un uomo che tra ghiacci e ripide pareti sembra trovarsi perfettamente a suo agio. L’alpinista Ernesto Macera Mascitelli, abruzzese ma olbiese d’adozione, ha concluso una nuova e straordinaria impresa. Nelle scorse settimane ha conquistato a tempo di record due delle vette più impegnative del gruppo himalayano dell’Annapurna. Prima il Peasing Peak, a quota 6.390 metri, e poi la vetta del Chulu, alta invece 6.895 metri.

L’alpinista, con alle spalle una lunga esperienza maturata sulle montagne più alte e più belle del mondo, ha dovuto fare i conti con una valanga, con la stanchezza e anche con un principio di congelamento. Ma alla fine ce l’ha fatta. Ha scalato le due vette ed è tornato a casa sano e salvo. Per il Comune di Olbia si tratta di una bella soddisfazione. «La spedizione alpinistica, patrocinata dal nostro Comune, si è conclusa nel migliore dei modi. Arrivato in Nepal, con un lungo trekking nella valle del distretto di Manang durato sei giorni, ha conquistato due vette piuttosto impegnative. Congratulazioni a Ernesto da tutti noi. Grazie ai suoi sforzi, un po’ di Olbia è stata portata su queste vette» commenta l’assessore allo Sport Silvana Pinducciu.

L’obiettivo iniziale della spedizione era quello di salire su un’altra vetta, ma dopo aver montato il campo base una enorme valanga si è abbattuta sul campo 1, chiudendo quindi ogni possibilità di avanzare. Solo per un caso non si è verificata una vera e propria tragedia, visto che al momento gli alpinisti non si trovavano nel campo travolto. Quindi Macera Mascitelli, insieme al suo valido ed esperto sherpa, si è trasferito nel villaggio di Pisang. Insieme a un portatore di alta quota, ha tentato l’impresa estrema di concatenare due delle vette più difficili del gruppo Annapurna, aprendo allo stesso tempo una nuova via.

Nonostante una violenta bufera di neve, il gruppo è riuscito a toccare cima scalando la ripidissima parete nord del Pisang Peak. Tornati al campo base di notte, incurante dello stress e di un problema di inizio congelamento alla mano destra, Ernesto Macera Mascitelli e il suo sherpa, il mattino successivo, hanno smontato il campo e dopo altri tre giorni di cammino sono arrivati al campo base del Chulu, dove, dopo aver effettuato un primo check delle possibili vie di salita, hanno iniziato l’avvicinamento alla vetta. Il 21 novembre, accompagnato questa volta da buone condizioni meteo, l’alpinista olbiese ha posato la piccozza sulla cima più alta del gruppo Chulu.

«Il successo della spedizione è stato riconosciuto anche in Nepal – afferma l’alpinista -. Tornati a Katmandu, siamo stati accolti dalla Nepal Mountaineering Association per la consegna del riconoscimento ufficiale delle vette raggiunte. Presto a Olbia proietteremo in forma di documentario il materiale fotografico e video raccolto. L’impresa appena conclusa crea, infatti, l’occasione per stimolare la conoscenza di questo sport. La Gallura offre tantissime opportunità di praticare trekking e arrampicate». La spedizione è stata patrocinata, oltre che dal Comune, anche dal Lions Club di Olbia, dal Consorzio di Porto Rotondo, dal Panathlon International Club di Sassari e dal Cai di Avezzano.

Dario Budroni

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