Un ricercatore olandese ha programmato una consolle alimentata dal sole e anche dal movimento delle dita dei giocatori
Quando è stato lanciato sul mercato il muro di Berlino era ancora in piedi. Il world wide web non esisteva e imbattersi in un computer era una impresa piuttosto difficile. Il Game Boy è stato un simbolo degli anni Novanta, un oggetto rivoluzionario che ha fatto la storia dei videogiochi portatili finendo tra le mani di milioni di persone di tutto il mondo. Adesso, però, l’iconica consolle progettata e prodotta dalla Nintendo è finita tra le mani di alcuni ricercatori olandesi, che sono infine riusciti a creare il primo Game Boy privo di batterie. Non sarà messo in commercio, perché si tratta solo di un esperimento in ambito universitario non autorizzato dalla Nintendo. Ma la tecnologia utilizzata potrà sicuramente tornare in utile in fase di progettazione di nuovi videogiochi.
Il Game Boy senza batterie è stato creato da un team internazionale guidato da Jasper de Winkel, olandese, un giovane dottorando della Delt University Technology. Il prototipo si chiama Engage e per farlo funzionare non bisogna inserire le classiche pile AA. La particolare consolle si serve infatti di altre due cose: l’energia del sole e quella prodotta dai polpastrelli del giocatore. Per questo il Game Boy si presenta con alcuni piccoli pannelli solari attorno allo schermo e nella parte inferiore della consolle. Un altro meccanismo, sicuramente meno evidente, permette invece di catturare l’energia sprigionata dalle dita che martellano sui tasti del gioco. I ricercatori hanno inoltre previsto un particolare sistema di salvataggio dei dati perché Engage, se lontano dalle fonti di luce, corre ancora il serio rischio di spegnersi nel giro di pochi secondi. Ma la tecnologia utilizzata, impossibile fino a qualche anno fa, è comunque promettente e potrebbe aprire nuove frontiere nel mondo delle consolle portatili.
Lanciato sul mercato giapponese nell’aprile del 1989 (in quello americano nel luglio dello stesso anno), il Game Boy ha fatto il suo esordio in Europa nel 1990. Due inizialmente i giochi che hanno permesso alla consolle della Nintendo di diventare famosa in tutto il pianeta: Tetris e Super Mario. Il Game Boy è stato poi prodotto in diverse versioni fino al 2003. Il gioco più diffuso, infine, è stato Pokémon Rosso e Blu, che, per quanto riguarda la produzione, ha superato il tetto di 31 milioni di pezzi.
Dario Budroni