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Un viaggio in treno sulle orme di Dante Alighieri

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08/06/2021

Convogli storici uniscono Firenze e Ravenna in occasione dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta

La strada ferrata unisce l’inizio con la fine. Parte dalla città di Firenze, dove Dante Alighieri nacque nel 1265, e arriva infine a Ravenna, dove il Sommo Poeta morì nel 1321. Un lungo viaggio che attraversa il cuore dell’Italia e che è stato ideato proprio in occasione dei 700 anni dalla morte del padre della lingua italiana. Il Treno di Dante – così è stata chiamata questa nuova iniziativa – è stato inaugurato lo scorso 6 giugno, alla presenza del ministro della Cultura Dario Franceschini, ed entrerà in funzione il prossimo 3 luglio. Fino al 10 ottobre, il sabato e la domenica, chiunque potrà salire a bordo del treno per raggiungere Ravenna con partenza da Firenze, passando per le stazioni intermedie di Borgo San Lorenzo, Marradi, Brisighella e Faenza.

Il viaggio in treno da Firenze a Ravenna sarà affascinante per diversi motivi. Innanzitutto perché saranno ripercorse le tappe principali della vita di Dante Alighieri. Inoltre perché il viaggio avviene a bordo dei convogli storici messi a disposizione da Ferrovie Emilia Romagna, con la Regione che ha investito 420mila euro. Durante il viaggio inaugurale il Treno di Dante, nella tappa di Marradi, è stato salutato da un concerto dell’orchestra Luigi Cherubini diretta per l’occasione dal maestro Riccardo Muti.

Il ministro della Cultura Dario Franceschini, che non si è voluto perdere il primissimo viaggio in treno, è rimasto particolarmente soddisfatto dell’iniziativa. «Questa giornata raccoglie tre fatti importanti e simbolici, che insieme rappresentano la ripartenza del Paese – ha commentato il ministro -. In primo luogo la partenza di questo treno è un altro passo verso il ritorno alla normalità, dopo un periodo arduo e difficile. Inoltre, il fatto che si tratti di un treno storico ribadisce l’impegno del ministero della Cultura nel recupero dello straordinario patrimonio custodito dalla Fondazione Ferrovie dello Stato, fatto di treni d’epoca e di tratte ferroviarie attraverso paesaggi straordinari Questo viaggio vuole simbolicamente rilanciare questo investimento, che ha trovato anche risorse importanti nel recovery fund per il recupero di ferrovie storiche». E poi, naturalmente, il motivo principale dell’iniziativa: la celebrazione della figura di Dante. «Infine, questo è il primo momento pubblico di presentazione in presenza dell’anno di Dante. Per una volta l’Italia è partita per tempo approvando nel 2017 una legge per i centenari di Leonardo, Raffaello e Dante, che ha permesso di avere comitati di alto livello capaci di lavorare con il tempo necessario – ha proseguito il ministro -. Sono centinaia gli eventi che ricorderanno Dante nel 2021, sia in Italia che all’estero. Moltissime sono le iniziative spontanee che si stanno affiancando a quelle promosse dal Comitato, a testimonianza di cosa significhi Dante per il Paese».

 

Dario Budroni

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