Una mela al giorno: l’impegno di Apple a tutela dell’ambiente
Per far fronte ai problemi dei cambiamenti climatici la compagnia ha annunciato il suo piano per diventare completante “carbon neutral”
Nel 1984 Apple cambiò il mondo lanciando sul mercato il Macintosh, il primo personal computer ad utilizzare un mouse e un’interfaccia grafica. Un sistema informatico pensato per il grande pubblico, che fu una vera rivoluzione e segnò uno dei punti cardine della nascente Era Digitale: il futuro immaginato allora da Steve Jobs puntava infatti ad abbattere le barriere con cui l’informazione veniva distribuita tra gli utenti, allargando così le connessioni possibili che le persone intrecciano le une con le altre. Ancora oggi l’azienda di Cupertino continua a innovare con uno sguardo rivolto al futuro e ai problemi della realtà contemporanea: per far fronte al sempre più pressante problema dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici la compagnia ha annunciato infatti, lo scorso 21 luglio, il suo piano per diventare completante carbon neutral – ovvero senza emissioni inquinanti di CO2 – entro il 2030, con la promessa che ogni dispositivo Apple sarà, d‘ora in avanti, a impatto zero sull’ambiente.
«Il mondo del commercio ha l’opportunità di aiutare a creare un futuro più sostenibile, nato dall’interesse comune per il pianeta che condividiamo» ha affermato il CEO dell’azienda Tim Cook, che ha aggiunto come «la lotta al cambiamento climatico può diventare la base per una nuova era di potenziale creativo, formazione di posti di lavoro e di una stabile crescita economica. Con il nostro impegno verso la carbon neutrality speriamo di essere come onde in uno stagno che portano a un cambiamento molto più grande». Nel suo Enviromental Progress Report per l’anno 2020, Apple ha evidenziato la roadmap per ridurre il 75% delle emissioni di anidride carbonica e le soluzioni alternative per diminuire il restante 25% dell’impronta ecologica dell’azienda. In particolare, i nuovi prodotti della famiglia Apple – iPhone, iPad, Mac e Apple Watch – verranno realizzati a partire da una fabbricazione a basso contenuto di carbonio e utilizzando materiali riciclati e riciclabili. Oltre a questo, la compagnia si impegna a usare il 100% di risorse rinnovabili per tutte le sue produzioni. Una volta resi operativi, i cambiamenti eviteranno all’azienda il rilascio nell’atmosfera di oltre 14.3 milioni di tonnellate di CO2 all’anno (l’equivalente dell’inquinamento prodotto da 3 milioni di auto).
L’impegno di Apple però non si ferma solo alla tutela dell’ambiente, ma coinvolge anche la sfera sociale e per promuovere l’iniziativa la compagnia ha istituito un acceleratore d’impatto, che si focalizzerà sugli investimenti a supporto di business minori e a sostegno delle comunità più a rischio ecologico. Il progetto si colloca nel piano delle iniziative per l’uguaglianza razziale e per la giustizia promosso dalla multinazionale americana – dalla quale sono stati stanziati 100 milioni di dollari – che comprendono riforme del sistema educativo, giustizia penale ed uguaglianza economica. «Il razzismo nelle istituzioni e i cambiamenti climatici non sono problematiche separate» ha dichiarato Lisa Jackson, vicepresidente di Apple per le politiche a sostegno dell’ambiente e della giustizia sociale «Abbiamo un’occasione unica di costruire un’economia migliore e sostenibile, una in cui promuovere lo sviluppo di nuove industrie per lasciare alle nuove generazioni un pianeta che valga la pena chiamare casa». E questa è la premessa dietro l’innovazione targata Apple, adesso come allora: lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato.
Francesco di Nuzzo