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Uno studio dà il via libera ai posti in piedi nelle partite Uefa

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01/09/2022

È stata la stessa federazione a commissionare al Politecnico di Milano la ricerca su cui è stata attivata la sperimentazione, per la stagione 2022-2023, di aree dedicate

Andare allo stadio per seguire dal vivo la propria squadra del cuore è sempre un’emozione forte. Il tifo, i cori e i colori, l’energia sprigionata dalla voglia di allegria e divertimento di migliaia di persone rendono l’esperienza unica. Per non parlare dell’adrenalina delle azioni in campo, i passaggi, i dribbling e i tiri in porta. La delusione per il mancato gol, la gioia condivisa per la realizzazione di una rete. Una tale concentrazione di persone richiede però anche regole certe e misure di sicurezza idonee a scongiurare che un momento di divertimento possa trasformarsi in qualcosa di estremamente brutto. Sono ancora ben impresse nella memoria degli sportivi e appassionati di calcio le immagini della tragedia di Hillsborough del 1989 in Inghilterra nel corso della semifinale della Coppa d’Inghilterra tra Liverpool e Nottingham Forest quando morirono 96 tifosi. Una delle peggiori tragedie del calcio che convinse però club e federazioni a ripensare la sicurezza negli stadi. Venne pertanto proibito di assistere in piedi alle competizioni. E da allora mentre alcune federazioni nazionali hanno comunque destinato una quota parte a delle aree “sicure” per poter assistere ai match in piedi, l’Uefa, l’organismo che si occupa di organizzare i tornei in ambito europeo, lo ha sempre vietato. Fino ad oggi, perché da quest’anno grazie ad uno studio affidato al Politecnico di Milano le cose stanno per cambiare. La ricerca commissionata dall’Uefa è stata affidata al team coordinato dal professor Emilio Faroldi che ha esaminato come nei vari paesi europei viene gestita la presenza di posti in piedi all’interno degli stadi in cui si giocano partite di calcio a livello professionistico nazionali e internazionali. A seguito di ciò, la Uefa ha avviato il Programma “Standing Facilities Observer 2022/23”. Obiettivo dell’iniziativa sarà quello di sperimentare, durante la prossima edizione delle competizioni europee, la presenza di tifosi in piedi – pratica già in essere in alcune realtà internazionali – per valutare quali potrebbero essere le implicazioni a livello di sicurezza e di progettazione degli stadi, dell’introduzione di tale possibilità per partite internazionali. Si tratta di una misura di notevole importanza che, se attuata, renderebbe necessario il ripensamento radicale delle infrastrutture sportive o di parti di esse. Nei campionati in procinto di prendere il via, di Inghilterra, Germania, Francia, avverranno le prime sperimentazioni così come per quanto riguarda le competizioni Uefa sia in tutte le fasi a gironi che nelle semifinali, mentre le finali verranno escluse. Al termine della stagione verranno raccolti tutti i dati per una valutazione finale e i risultati saranno poi illustrati anche ai club.

Davide Mosca

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