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Veneziani, lo scrittore con la costa smeralda nel cuore

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03/06/2019

Per la prima edizione del Premio Costa Smeralda nel 2017, Veneziani presiedette la giuria, sancendo un legame che prosegue anno dopo anno.

Marcello Veneziani, uno degli intellettuali italiani di maggior notorietà, è col giornalista Claudio Cugusi del Consiglio regionale della Sardegna a dialogare proprio in seguito all’uscita del suo libro “Lettera agli Italiani” nell’estate del 2016.
Da allora il suo pensiero non smette di essere materia di riflessione tra gli ambienti accademici e nei salotti televisivi. È proprio nella piazza Centrale di Porto Cervo che Veneziani, scrittore, saggista, giornalista, pensatore, riesce a portare in luce l’immagine di un’attuale situazione in cui le nuove generazioni restano ai blocchi di partenza, pronte ad emigrare all’estero. Il fatto di occuparsi di filosofia politica, con al suo attivo numerosi saggi su temi classici, non l’ha certo messo al riparo da un posizionato ai vertici della classifica tra gli autori più visualizzati in rete, con tutte le conseguenze che questo suo essere pervasivo e trasversale comporta.
I suoi articoli su Facebook sono stati più volte censurati per il gran numero di reazioni che riescono a suscitare ma lui sostiene che la censura si nasconda dietro l’impermeabile degli algoritmi e tira dritto fino a uno tra i suoi più recenti e raffinati rant su Twitter che recita così:
“Coincidenze simboliche. Sei anni fa lo scrittore Dominique Venner si suicidò in #NotreDame per testimoniare il suicidio della nostra civiltà. Ieri la profanazione, oggi l’incendio…”
Dimostrando, al netto dei convincimenti politici, la solida abitudine a una riflessione sulla storiografia che lo ha condotto alla pubblicazione di più saggi, quali la La rivoluzione conservatrice in Italia (1987, nuova edizione accresciuta il 1994), Processo all’Occidente sulla società globale e i suoi nemici (1990) o Comunitari o liberal-La prossima alternativa? (Laterza, Bari, 1999, ultima edizione economica 2008).
Marcello Veneziani ha fondato e diretto riviste e scritto su varie testate, da Il Giornale a Libero, da Il Corriere della Sera a La Repubblica’ e Il Messaggero. A ‘Il Giornale’ fu chiamato da Indro Montanelli e poi da Vittorio Feltri e, nel cuore della rassegna letteraria organizzata dal Consorzio Costa Smeralda, si nota uno scambio davvero fecondo tra Cugusi, una lunga carriera di cronista caporedattore, e Veneziani che si fa portavoce del pericolo di una società schiacciata su un presente assoluto. Tema questo affrontato anche nel suo lavoro “Nostalgia degli dei” dove spiega come nel corso dei secoli le divinità si siano fatte idee, principi fondamentali per la vita e per la morte, amore per ciò che è superiore, permanente e degno di venerazione.
“Imperdonabili. Cento ritratti di maestri sconvenienti”, pubblicato da Marsilio Editori nel 2017 è l’ultimo tra i molti lavori dell’autore pugliese, che in passato ha vinto numerosi riconoscimenti conservando, nella sua carriera di scrittore, quella nostalgia del sacro che consente agli uomini di uscire dal loro mondo e dal loro tempo, di riconoscere i propri limiti e trascenderli, di trovare orizzonti, tutori e aperture oltre la caducità della nostra esistenza. E nella quotidianità sprona i giovani e meno giovani a «pensare anziché limitarci a funzionare» tracciando profili di maestri e divinità che mostrano e insieme indicano il senso recondito, la necessità fuor di metafora per ricominciare.

Anna Maria Turra

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